Grado, Perdòn di Barbana a misura di Covid: si rinuncia al corteo delle imbarcazioni

Per la tradizionale ricorrenza votiva si ipotizza la sola presenza di una rappresentanza ad accompagnare la Madonna al Santuario
Bonaventura Monfalcone-07.07.2019 Perdon di Barbana-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-07.07.2019 Perdon di Barbana-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO Una processione votiva a Barbana in tono minore. Addirittura solo una rappresentanza ad accompagnare la Madonna, senza il corteo imbandierato di barche. Sono queste le ipotesi più probabili in questo momento all’esame di tutto l’apparato che si occupa dell’importante avvenimento. Manca poco più di un mese per uno dei momenti più significativi e attesi dell’anno, lo svolgimento del “Perdòn de Barbana”, la tradizionale processione dei gradesi che si recano a rendere voti alla Madonna dell’isola di Barbana alla quale si erano votati per essere salvati dalla pestilenza.

Stiamo parlando del lontano 1237. Da allora la processione, il voto dei gradesi, si è svolta sempre, anche durante le guerre quando nell’isola del santuario mariano si recarono solamente le rappresentanze ufficiali della città. E la processione ci sarà anche quest’anno pur se quasi sicuramente in forma diversa da quella tanto amata dai fedeli gradesi e non. Sarà diversa quasi certamente anche la statua della Madonna degli Angeli che da Grado accompagna i gradesi a Barbana. Una statua meno imponente che, tra l’altro, può essere mossa da un minor numero di Portatori. Dopo settanta anni ad essere trasportata a Barbana ci dovrebbe essere, infatti, una statua che risale ancora al 1860 quando per la prima volta fu portata nell’isola-santuario per iniziativa dell’allora parroco monsignor Pozzetto. Si tratta, come detto, sempre della Madonna degli Angeli ma più piccola e quindi meno complicata da trasportare.

Quella statua della Vergine che, per capirsi, indossava anche un grande velo, come si può vedere da cartoline e foto dell’epoca. Ebbene questa statua è stata tirata fuori dalla soffitta ed è in fase di pulizia, oltre che di eventuale restauro. Anche i paramenti di allora dovrebbero essere rifatti. A interessarsi di questo aspetto oltre alla parrocchia ci sono in particolare i Portatori della Madonna di Barbana che si sono accollati l’impegno e l’onere di questo impegno. Insomma, nonostante le difficoltà del momento, è stata trovata una soluzione alternativa. La processione si farà, in ogni caso. Così hanno affermato tutti i diretti interessati. Sarà in forma diversa e limitata anche nella partecipazione, ma il voto sarà sciolto.

Ecco perché è già stato deciso che la barca ammiraglia, la Stella del Mare, venga portata in cantiere, a cura dei volontari della Protezione civile che la gestiscono per conto del Comune, per il consueto “rinfrescamento” annuale. Una barca, l’ammiraglia, che potrà ospitare a bordo ancor meno persone rispetto a quelle che erano già state ridotte lo scorso anno. «Dobbiamo attendere – ha affermato il sindaco Dario Raugna – l’evoluzione dei vari provvedimenti e quanto mi diranno il Prefetto e il Questore. L’intenzione è comunque quella di portare la statua più piccola della Madonna per poter operare con maggiore distanza di sicurezza e meno persone. La processione ci sarà – ha aggiunto il primo cittadino di Grado – ma in tono minore. Dobbiamo attendere le prossime decisioni governative e regionali, intanto questa settimana faremo una riunione operativa con tutti».

La questione, spiega sempre il sindaco, è anche quella relativa ai fedeli, anche di quelli che di solito a migliaia attendono di veder partire il corteo di barche dal porto. A questi si aggiungono ovviamente quanti di solito raggiungono Barbana sin dalle prime ore del mattino con i motoscafi di linea.—

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