Grado, partiti i controlli nella laguna contro i pescatori abusivi
GRADO Ieri è scattata l’operazione della Polizia locale di Grado riguardante i controlli della pesca abusiva in laguna. Proprio ieri mattina i vigili urbani hanno effettuato le verifiche su due imbarcazioni. Tutto risolto senza alcun provvedimento, poichè i pescatori erano dotati di regolare permesso e il pesce che avevano pescato, come previsto dal Regolamento comunale, aveva il taglio della pinna caudale.
Dunque, oltre all’attività di controllo a terra sono iniziati anche gli accertamenti in ordine alla pesca in laguna, con gli agenti a bordo del motoscafo comunale che viene utilizzato principalmente dall’Ufficio tecnico dell’ente locale per eseguire le verifiche nelle mote e nei casoni.
Per quanto riguarda i permessi relativi alla pesca in laguna, compresa quella da terra ovvero dagli argini o dalle scogliere del territorio comunale, c’è da rilevare che in poco tempo ne sono stati rilasciati ben 127. Si tratta di un gran numero se si paragonano gli anni precedenti (solo quattro nel 2018). Il consistente aumento di permessi è frutto del fatto che le tariffe sono state sensibilmente ridotte.
Attualmente il permesso giornaliero costa, infatti, 5 euro, quello settimanale 20 euro e quello mensile 50 euro. C’è inoltre la possibilità di richiedere permessi validi per tre mesi al costo di 100 euro, semestrali (150 euro), oppure quelli di carattere annuale (200 euro).
Fino ad ora i vigili urbani avevano effettuato controlli solamente a terra e nell’arco di un paio di mesi dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento, hanno comminato una decina di sanzioni per pesca abusiva. Le sanzioni hanno riguardato perlopiù pescatori dilettanti, appostati lungo la translagunare che da Grado porta a Belvedere.
Tra l’altro dopo gli attenti controlli dei vigili urbani lungo questa importate arteria i pescatori sportivi sono spariti quasi del tutto.
Il nuovo Regolamento pone diversi altri paletti, fra i quali viene stabilito che, al di là dei gradesi, è ammesso l’esercizio della pesca solo per un numero massimo di 25 pescatori al giorno.
Uno degli articoli del Regolamento in particolare è molto importante: precisa che «non è consentito l’esercizio della pesca dei molluschi (vongole, capelunghe, fasolari e altri, ndr) da parte dei soggetti non residenti nel Comune di Grado».
Per tutti, gradesi e non, la pesca non professionale prevede un massimo di tre chili di pescato al giorno per persona, salvo il caso che il pescatore non sia riuscito a prendere un unico esemplare di peso superiore ai tre chili.
Naturalmente il pescato dovrà essere utilizzato esclusivamente per uso personale e/o familiare.—
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