Grado, nascevano 120 anni fa le Ville Bianchi: i ricordi dell’ultimo barone Federico

È il superstite della famiglia e torna sull’Isola una volta al mese per ritrovre gli amici e raccontare le sue tante avventure

GORIZIA Centoventi anni fa, nel 1900 su un fondo acquistato l’anno prima, nascevano le prime due delle cinque Ville Bianchi che di fatto sono diventate una struttura ricettiva di alto profilo alla pari delle grandi strutture che già esistevano prima della fine del 1800 come il Posta, il Grignaschi e il Fonzari. A differenza di queste ultime che si trovavano in centro storico o a ridosso, le Ville Bianchi sorsero in un’area parecchio distante.

Fu la lungimiranza del barone Leonardo Bianchi a scegliere il posto che diventò in realtà, con lo sviluppo della spiaggia, il centro del turismo balneare gradese. Le prime due ville, battezzate Marina e Adria sorsero nel 1900, la Stella Maris e l’Onda nel 1901 e l’ultima, la Spiaggia, nel 1902. La famiglia del barone Bianchi da Gorizia si trasferì poi a Grado dove tra l’altro nacque anche Federico (Friz per gli amici) che è nato e vissuto in mezzo al turismo e che sin da piccolo ha avuto il lo spirito dell’avventura.

Anche della “grande avventura” tant’è che alle spalle ne ha più d’una. Oggi il barone Federico Bianchi vive a Vienna ma circa una volta al mese ritorna a Grado per recarsi dal suo barbiere di fiducia (Mesce di viale Dante) e per trovare gli amici che ancora ha nell’isola per scambiare quattro chiacchiere sulle ultime novità ma anche per ricordare i tempi passati. Immancabilmente a ogni suo ritorno a Grado c’è anche una passeggiata dinnanzi alle ville che furono della sua famiglia. L’ultima sua avventura, perché effettivamente lo è, è quella di essere riuscito a effettuare un viaggio alla scoperta (“guidata”, come vedremo, della Corea del Nord) assieme a un gruppo di appassionati fotografi europei. Peccato, però, che hanno potuto fotografare, tranne qualche scatto di nascosto, solo ciò che veniva autorizzato. Non solo. Il gruppo non è mai stato nemmeno libero di spostarsi a piacimento se non accompagnato (una guida e un’altra persona di scorta) e in ogni caso impossibile spostarsi da solo.

«Tante cose veramente interessanti che sarebbero servite per raccontare la vera vita (decisamente povera) degli abitanti, non abbiamo potuto fotografarle – racconta il barone Bianchi –; abbiano visto e visitato ciò che hanno voluto loro ma è stata a ogni modo una splendida esperienza». A differenza dei paesi più piccoli, la capitale Pyongyang è, almeno nella zona centrale, simile a una grande città con vialoni immensi che, però, sono percorsi da rare autovetture. Tuttavia le aperture, seppur controllate e ristrette, verso i turisti ci sono anche se per ottenere i visti ci vogliono tempo e pazienza. Nei punti turistici si trovano, infatti, anche dei souvenir e ci sono pure i francobolli che raccontano la loro storia e anche gli avvenimenti, pure quelli più recenti come il lancio di missili e anche l’incontro, e la firma dei documenti, al summit di Singapore fra Kim Jong Un e Donald Trump (questi ultimi dentelli sono racchiusi in uno speciale folder).

Prima di questa avventura, il barone Bianchi aveva effettuato, assieme alla figlia Carolina, nel 2016 il giro del mondo in 80 giorni ma con autovetture elettriche. E prima ancora, nel 2008 aveva avuto un’esperienza forse unica: era stato uno degli ospiti d’onore alla cerimonia d’Incoronazione di George Tupou V Re delle lontane isole di Tonga. Come regalo di nozze il barone Bianchi aveva donato al Re 6 mila e 600 bottiglie di tre vini speciali provenienti dalla sua tenuta di Mogliano della linea Coronation creata proprio per l’occasione che sono state utilizzate in buona parte nei vari ricevimenti ufficiali. Ma l’avventura che Friz Bianchi continua ad amare più di tutte è quella turistica gradese che spesso lo preoccupa perché rispetto agli eleganti e raffinati fasti turistici di un tempo che in parte ha vissuto direttamente, tante cose sono decisamente cambiate. —


 

Argomenti:ville bianchi

Riproduzione riservata © Il Piccolo