Grado “lunare” senza turisti: seconde case rimaste vuote

GRADO Mai probabilmente nella storia dell’isola si è verificata una situazione del genere per Pasqua e Lunedì dell’Angelo con strade e appartamenti vuoti o quasi. Giornate, considerato il tempo favorevole, che di norma avrebbero portato come negli ultimi anni decine di migliaia di persone. Invece niente con addirittura anche meno autovetture in giro delle precedenti giornate quando più di qualcuno si muoveva per recarsi a fare la spesa. Se si pensa che in due giornate fra Polizia Locale e Carabinieri sono stati effettuati complessivamente solo un centinaio di controlli è presto detto. E va evidenziato, tra l’altro, che si tratta di automobilisti che si spostavano per lavoro, per la quasi totalità per portare i pranzi nelle varie famiglie che l’avevano prenotato.
Eh sì, perché quest’anno tutti hanno pranzo a casa. La maggioranza ha preparato autonomamente le più svariate specialità, altri invece, e a quanto pare sono stati comunque abbastanza numerosi, hanno prenotato il pranzo pasquale nei vari ristoranti, pizzerie, bistrot e anche gelaterie che effettuano il servizio a domicilio. E da quanto hanno fatto sapere la soddisfazione per la qualità del cibo è stata particolarmente alta. Ieri, invece, sono state rispolverate le griglie ma sono state utilizzate unicamente nei giardini o sui terrazzi di casa (a dire il vero diversi hanno allestito la griglia sul tetto del condominio) con il consumo degli alimenti unicamente da parte dei componenti della famiglia che vi abita.
Insomma Pasqua e Pasquetta sono passate se vogliamo come sempre per quanto riguarda le abbuffate ma in forma più ristretta, a casa. Ma la voglia di uscire da parte di tutti è davvero tanta e vedere nei cortili dei condomini girare attorno all’edificio camminare o correre persone per un numero davvero notevole di giri è ormai cosa comune.
Ma se, come detto, c’è stato movimento quasi nullo è perché i controlli e i posti di blocco agli ingressi delle Forze dell’Ordine oltre alla visione, anche notturna delle telecamere che rilevano le targhe per beccare anche i furbetti della notte (servizio che continua ovviamente ancora sino a fine emergenza), hanno evitato in larga parte anche la riapertura di tante seconde case.
Anche se qualche faccia “foresta” la si è notata a fare la spesa la maggior parte sono completamente chiuse. I controlli della Polizia Locale e dei Carabinieri non si sono limitati a ogni modo solamente a Grado ma, soprattutto ieri, si sono spinti anche a Boscat e Fossalon. Anche in questo caso grigliate ristrette in casa unicamente con i propri familiari.
Vi è da dire a ogni modo che fino allo scorso anno la tradizione gradese, specialmente per quel che riguarda la Pasquetta, è quella di trascorrere la giornata in tanta allegria e compagnia nei casoni della laguna. Ma anche i diportisti o chi in laguna ci va ma non per lavoro, sono obbligati a stare fermi. Tuttavia sia a Pasqua e sia ieri, i Carabinieri a bordo della loro grande gommone hanno girato in lungo e in largo per la laguna a effettuare anche questi controlli che ha dato esito negativo.
A essere stati beccati a girare in barca sono stati solamente alcuni pescatori che si muovevano per lavoro o andavano nella loro valle da pesca o si recavano a dar da mangiare ai gatti e agli altri animali che vivono nelle mote. E concludiamo con quella che è la parte fondamentale della festività di Pasqua, quella religiosa. Grazie alle dirette streaming effettuate sul canale youtube della parrocchia i fedeli hanno potuto seguire tutte le cerimonie della Settimana Santa con, naturalmente, le solenni celebrazioni pasquali. Tra l’altro tutte le cerimonie hanno visto sempre la presenza dell’arciprete monsignor Michele Centomo e del vicario don Nadir Pigato. Alla messa di Pasqua, sempre presieduta dal parroco, ha partecipato inoltre don Gianni Medeot.
Come novità c’è da annotare che proprio ieri mattina una messa è stata celebrata e trasmessa via streaming anche nella cappella di Casa Serena che ha l’ingresso separato. Novità infine dal santuario della Madonna di Barbana. Al termine dei Vespri, i monaci che sovrintendono al santuario, sono usciti nell’ampio parco sino all’argine in direzione di Grado per impartire la solenne benedizione con il Santissimo diretta in questo difficile momento ai gradesi, ma estesa a tutti i fedeli. —
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