Grado, l'Udc: con 30milioni rifacciamo l’Ospizio

Il capogruppo Coslovich presenta il progetto e i due imprenditori pronti a finanziare l’opera: Zamparini e Bernardis
Altran Grado- Ospizio Marino Foto Maurizio Altran
Altran Grado- Ospizio Marino Foto Maurizio Altran

L’Ospizio marino è ancora nel buio del tunnel del crack gestionale e senza prospettive di riapertura? L’Udc attraverso il capogruppo in Comune e segretario locale, Daniele Coslovich, annuncia di aver trovato una “soluzione risolutiva” per riportare allo splendore la struttura riabilitativa. «Siamo riusciti a reperire 30 milioni per ricostruire l’Ospizio e creare una struttura a capitale misto pubblico-privato - conferma il portavoce Raffaele Lisco (che è anche il direttore di Gradospia) - ci sono degli imprenditori locali disposti a mettere sul tavolo almeno 25 milioni».

Stamani a Grado, alle 11, al Laguna Palace la conferenza stampa per annuciare e illustrare il nuovo mega-progetto con i vertici dell’Udc e soprattutto uno degli imprenditori. Massimo riserbo da parte dell’Udc sui nomi, Lisco non ufficializza nulla, ma le voci si rincorrono insistentemente ed è logico che il pensiero, parlando di imprenditori locali che hanno soldi, vada immediatamente a Maurizio Zamparini e Adriano Bernardis.

Un vero colpo di scena che solo l’isola di Grado è capace di offrire e che sarà svelato solo stamani ma che mette chiaramente in luce la strategia di fondo: il Comune dà il via libera su Zamparini City e lo stesso gruppo, in cambio, come riconoscimento, rimette a nuovo l’Ospizio.

«Il progetto prevede che il vecchio edificio sia demolito - spiega Lisco - e che al suo posto, sullo stesso terreno, sia rifatta una struttura nuova, più moderna e che soprattutto venga alzato rispetto ai 2 piani di oggi».

Al piano terra troveranno posto l’area di accoglienza, la direzione, gli uffici, gli ambulatori, le sale di terapia e trattamenti, la piscina riabilitativa di acqua marina e la palestra. «La struttura potrebbe accogliere 50 camere a due letti ognuna con un bagno - aggiunge il portavoce dell’Udc - e altre 20 camere, sempre a due letti, da destinare a struttura Rsa». Da definire l’altezza del nuovo Ospizio con le camere da distribuire, piano per piano. Al primo comunque è prevista la cucina, la sala da pranzo, la sala Tv e bar, il terrazzo coperto e scoperto. C’è anche il piano interrato che accoglierà i garage per il personale e i visitatori.

All’esterno il parco e la spiaggia. Ed ora i fondi: «Il costo globale previsto è di 30 milioni - spiega Lisco - e di questi 8 milioni e 800 mila serviranno per acquistare l’immobile dalle banche con le quali abbiamo già avviato contatti. 17 milioni servono per costruire l’opera, altri 4 milioni e 2900 mila per gli arredi e le attrezzature». Secondo l’Udc gradese «la Regione potrebbe dare un contributo a fondo perduto di 5 milioni - aggiunge Lisco -. Di questi 1 milione e mezzo sono già stati stanziati, 3,5 invece si potrebbero stornare dai 23 previsti per il Polo termale che è fermo. I 25 milioni che restano li metteranno i privati».

C’è anche il nome della società, “Nuovo Ospizio marino di Grado spa” a capitale pubblico/privato così diviso: 60% privati, 20% Regione, 20% Comune di Grado. L’ultimo dettaglio, probabilmente il più delicato: il personale. «Sono rimasti in strada 50 dipendenti dell’Ospizio - conclude Lisco - il progetto prevede di riassorbirli tutte e in seguito assumere altre 40 persone creando almeno 100 posti di lavoro».

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