Grado, il centrodestra e Kovatsch sfidano Raugna

Accordo fra Lega, Fratelli d’Italia, Progetto Fvg, Forza Italia, Udc e il civico per contrapporsi all’uscente che è alleato del Pd
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO La sfida al sindaco Dario Raugna è stata lanciata da tempo dal centrodestra che – memore della precedente tornata, in cui corse separato spianando la strada all’attuale primo cittadino – ha deciso di unire le forze per andare alla conquista del municipio. La cosiddetta quadratura del cerchio non c’è ancora ma il traguardo pare sia ormai vicino per un’unione allargata anche al civico Claudio Kovatsch. Quest’ultimo nell’ultima tornata era sceso in campo, dopo aver finito il mandato di commissario proprio in Comune, candidandosi a sindaco e potrebbe essere il nome da spendere per la coalizione.

Nessun accordo ufficiale al momento però la strada sembra in discesa in vista delle elezioni della prossima primavera. Una conferma, almeno parziale, arriva dal documento sulle nuove Terme marine che è stato sottoscritto da Lega, Fratelli d’Italia, Progetto Fvg, dal civico Claudio Kovatsch, attuale consigliere comunale della civica Nuovo Inizio, Forza Italia e anche dall’Udc. Vederli tutti assieme, come riferiamo qui a fianco, appare più che un indizio.

Certo, ci sono ancora degli aspetti da limare, soprattutto per quel che concerne i veti sull’ipotesi di inserimento in alcune liste di persone che evidentemente non godono del gradimento di tutti (in particolare da parte di Forza Italia), ma la strada che le forze politiche e civiche a livello locale stanno percorrendo è quella dell’unione che fa la forza. La coalizione, quella di centrodestra che si sta formando, nasce anche in contrapposizione al blocco di centrosinistra che si è formato per sostenere la ricandidatura di Dario Raugna. Parliamo delle liste che sostengono l’attuale maggioranza in Comune: Liber@, Democratici Gradesi uniti per Grado e Fossalon e Open Grado, ai quali, come è noto, si è unito il Pd gradese. Una coalizione che è già stata annunciata ufficialmente proprio da Raugna.

Due blocchi, dunque, in corsa per le prossime elezioni. Questa l’ipotesi che va per la maggiore ma la politica gradese ha riservato sempre delle sorprese e non è escluso che, in primavera, sboccino altri candidati sindaci con rispettive civiche. Liste di “disturbo” che logicamente porteranno via voti allo schieramento più vicino... E pare che ce ne possano essere due di queste liste che potrebbero rosicchiare qualcosa, una a testa... Voci insistenti a Grado parlano di un gruppo di persono che non si trovano in sintonia con entrambe le probabili coalizioni e, in più, di un altro progetto che coinvolge invece operatori economico-turistici decisi a far sentire e pesare la loro voce.

Intanto il centrodestra, almeno la sua quasi totalità, ha già raggiunto un accordo che si potrebbe benedire come il “patto delle terme”. «Di fronte all’intera cittadinanza assumiamo formale impegno, qualora al governo del Comune, di sbloccare nei primi 60 giorni di amministrazione, questo assurdo ostacolo all’avvio dei lavori», è la promessa di Lega, Fratelli d’Italia, Progetto Fvg, il civico Claudio Kovatsch, Forza Italia e l’Udc. Insomma, un impegno di governo e, salvo imprevisti, un accordo di alleanza rispetto all’ultima tornata del 2016 quando si presentarono: Roberto Marin per Forza Italia e Fratelli d’Italia (24, 35%), Nunzio Brunetto della Lega (6, 17%) e Maurizio Longo dei Pensionati (4, 07%). Vinse Raugna (25, 97%), seguito da Kovatsch (24, 56%) e appunto Marin a un’inezia ma con due possibili alleati di traverso. Il Pd, all’epoca assieme all’Udc, con Luciano Cicogna raccolse il 14, 89%. Basta fare di conto... –

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo