Grado, ex albergo Adria invaso dai topi. Dovrano essere rimossi i detriti

C’è anche l’avviso pubblico della vendita all’asta: la cifra parte da oltre 2 milioni di euro. Struttura abbandonata
L’albergo Adria come appare oggi
L’albergo Adria come appare oggi

GRADO Ordinanza di sgombero dei resti delle demolizioni ed eliminazione di animali infestati oltre alla messa in sicurezza, ma anche avviso pubblico per la vendita all’asta del glorioso Albergo Adria. La cifra è oltre due milioni di euro.

Abbandonato da tanto tempo, l’albergo Adria del centralissimo viale Europa Unita era una delle strutture ricettive maggiormente conosciute ai tempi d’oro del turismo gradese e non solamente per la sua posizione in area pedonale, ma anche per la qualità dei servizi offerti (la cucina è sempre stata un punto di forza). Attualmente è diventato un rifugio per gabbiani, piccioni, gatti e topi a causa delle finestre aperte o addirittura finestre mancanti sulla parte retrostante. E sempre nella parte retrostante lato via Marina ci sono anche resti di demolizioni.

Considerate le condizioni igienico-sanitarie, il sindaco ha emesso un’ordinanza con la quale intima all’Immobiliare Edilgest con sede legale a Cervignano il cui amministratore unico è Flavio Dovier, di riportare il tutto a condizioni di decenza. Nell’ordinanza è precisato che l’immobile è interessato da un permesso di ristrutturazione ancora valido, ma che dallo stato attuale del cantiere edile sembrerebbe che i lavori siano fermi alle opere di parziale demolizione e rimozione dell’immobile.

L’ordinanza prevede entro il termine massimo di 30 giorni consecutivi dal ricevimento dell’ordinanza di provvedere al controllo ed eliminazione degli animali infestanti (topi e volatili) con interventi di allontanamento-disinfestazione attraverso una ditta specializzata, nonché «adozione delle misure atte a rimuovere le cause del problema» ovvero provvedendo alla chiusura delle finestre le al tamponamento delle aperture sulle facciate del fabbricato. Inoltre entro il termine massimo di 60 giorni consecutivi dal ricevimento del provvedimento dovranno essere rimossi i rifiuti da demolizione depositati nel tempo all’interno dell’immobile con loro avvio a recupero/smaltimento in idonei impianti autorizzati.

Infine, entro 10 giorni dalla conclusione degli interventi la proprietà ne deve dar conto al servizio ambiente del Comune con l’indicazione precisa delle misure che sono state assunte. L’ultima prescrizione è quella di «garantire il successivo mantenimento e controllo dello stato dei luoghi al fine di evitare il ripresentarsi delle problematiche evidenziate e nel caso di intervenire tempestivamente con puntuali interventi».

Per quanto riguarda l’asta dell’albergo, che è in fase di ristrutturazione è stata decisa la modalità di vendita telematica. Si tratta di un edificio di 5 piani fuori terra oltre a un cortile strada d’accesso con tettoia. —

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