Grado, divieti e restrizioni al Perdòn di Barbana: altolà ai diportisti

Per il momento ci saranno soltanto sette pescherecci con la Stella del Mare. Mezzi pubblici ridotti, taglio delle autorità 

GRADO Saranno ancor più severe rispetto a quanto già previsto dal Comune di Grado, le misure per contenere l’affollamento di persone in occasione della processione del Perdòn di Barbana in calendario domenica 5 luglio. È quanto emerso ieri nel corso di un incontro svoltosi alla Prefettura di Gorizia. La Prefettura renderà ufficiali le prescrizioni attraverso una specifica ordinanza.

In sintesi: meno fedeli a Barbana, dimezzate le corse dei mezzi pubblici, numero ridotto al massimo delle autorità e vietata la partecipazione ai diportisti in generale. E per tutti i partecipanti alla processione, anche quando questa si snoderà lungo le vie del centro per trasportare la Madonna degli Angeli dalla basilica al porto e viceversa, obbligo di indossare la mascherina. Inoltre tra il classico posizionamento dell’altare a Barbana (vicino alla cappella dell’apparizione) e l’alternativa che era quella dell’installazione di un palco nei pressi del molo per consentire di assistere alla messa anche da bordo dei pescherecci, è stato deciso che la celebrazione religiosa che si concluderà come sempre con lo scioglimento del voto dei gradesi per essere stati salvati dalla pestilenza quando correva l’anno 1237, sarà celebrata sul sagrato. Ciò perché così alla stessa potranno assistere più persone che dovranno rispettare il distanziamento sociale che per la maggior parte, del resto come ogni anno, rimarrà in piedi. Saranno posizionate, infatti, solamente un centinaio di sedie.

All’incontro in Prefettura hanno partecipato la Questura, la Capitaneria di Porto, i Carabinieri, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza e la Protezione civile

«Ho cercato di spiegare che per come si è svolto il Perdòn gli anni precedenti – precisa il sindaco Dario Raugna sconsolato per l’esito dell’incontro – non ravvisavamo grosse condizioni di assembramento eccezion fatta per le operazioni di imbarco e di sbarco, che andavano indubbiamente gestite e per le celebrazioni della santa messa».

Proprio in vista di questa riunione, il sindaco aveva anche effettuato un sopralluogo a Barbana assieme ai responsabili della Protezione civile, Croce Rossa che gestirà il presidio sanitario, Polizia locale e del servizio manutenzioni del Comune che curerà gli allestimenti.

«Le prescrizioni che avevamo previsto – aggiunge il sindaco – sono state giudicate insufficienti dai presenti e si è fatta strada l’ipotesi di limitare in modo importante il trasferimento delle persone con i motoscafi, garantendo al massimo metà corse in prima mattina».

In poche parole meno corse dei motoscafi di linea e solamente ben prima della partenza del Perdòn che di solito avviene attorno alle 8.45. L’isola di Barbana sarà, come detto, interdetta anche all’attracco per la nautica da diporto durante l’orario della processione. Limitazioni, transennamenti e distanziamento anche per quelli che assisteranno alla partenza e all’arrivo della processione con la banda che, come annunciato non potrà nemmeno salire sui pescherecci e suonerà da terra con i bandisti schierati lungo riva Dandolo. —

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