Grado, bambini di schiena nella foto di classe per aggirare le regole sulla privacy

Le maestre delle prime elementari di Grado hanno escogitato un singolare sistema per aggirare le norme imposte dalla preside

La preside vieta la foto di classe causa privacy, i bambini posano di spalle

GRADO. A differenza di quanto capita ai “colleghi” di quelle scuole in cui le foto nemmeno si fanno, a Grado i bambini di prima elementare potranno conservare l’immagine che ricorderà loro per sempre l’anno del debutto tra i banchi. Faranno però difficoltà a riconoscersi. Si perché si sono fatti immortalare tutti di schiena. I bambini si sono divertiti. I genitori che hanno assistito alla scena anche. Tutti hanno scattato delle foto ricordo anche con i telefonini, foto destinate a fare il giro dei social.

Il motivo? Per l’istituto - e più precisamente per la preside Silvana Schioppa, la dirigente scolastica già agli onori della cronaca per aver obbligato per mesi i genitori a venire a prendere di persona i figli alla fine delle lezioni delle medie di Grado e Ronchi dei Legionari - è più importante la privacy di un bel ricordo. Il risultato è la foto vista dal lato B. A quanto è dato sapere tutte le famiglie avevano rilasciato la liberatoria d’inizio anno ma la preside ne pretendeva altre, di volta in volta. Ma trovare sempre tutti i genitori non è facile. Ecco allora che le maestre, pur di poterla fare e vedersela pubblicare, la foto ricordo, hanno trovato l’escamotage.



L’occasione è stata quando i bambini delle due prime dell’elementare hanno festeggiato la fine dell’anno scolastico alcuni giorni fa in piazza Biagio Marin, con il “Gioco dell'oca delle Quattro stagioni”. L’attività è stata organizzata dalle maestre Patrizia Bomben, Laura Di Ponio, Nadia Zalunardo, Laura Bardini e Anna Scaiella in collaborazione con il personale della Biblioteca e di alcuni genitori. Il tradizionale gioco si è concretizzato in un percorso che ha occupato totalmente piazza Marin con la serie di caselle opportunamente ingrandite a misura di bambino. I bimbi, divisi in quattro squadre (Primavera, Estate, Autunno e Inverno), hanno così lanciato il dado per procedere nel tabellone e, a seconda delle caselle occupate, partecipare a prove pratiche fra tiri in porta, freccette e birilli, oppure rispondere a domande di storia, geografia e inglese.

I componenti della squadra prima classificata hanno ricevuto in dono dei libri, gli altri comunque un piccolo ricordo della giornata. Poi tutti a pranzo assieme, in pizzeria: scolari, genitori, insegnanti e collaboratori della Biblioteca. Prima, però, la foto ufficiale di fine anno, da rendere pubblica, inviata quindi dalla scuola al Piccolo. Fra trent’anni potranno dire: “Probabilmente quella è la schiena del mio ex compagno di banco”.

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