Grado, amanti del kitesurfing chiedono Pineta per il quartier generale
GRADO. La creazione di un centro sportivo acquatico polifunzionale a Grado Pineta dedicato al kitesurfing e alle altre attività acquatico sportive. È quanto chiedono gli animatori dell’associazione sportivo dilettantesca Kite Life Grado. Non una semplice richiesta, ma una specifica osservazione da inserire nella “variante spiagge” che, dopo l’esame delle osservazioni, sarà portata per il voto finale in Consiglio comunale.
L’idea parte dal fatto che da anni ormai gli appassionati di kite surfing - non solo italiani, anche sloveni, austriaci e tedeschi - sono presenti a Grado Pineta per dedicarsi a questo e altri sport. «I praticanti del kiteboarding - affermano i referenti dell’Associazione - rappresentano un’opportunità per l’incremento dell’offerta turistica, fino adesso sono stati assolutamente trascurati dalla pubblica amministrazione, in un luogo ideale com’è Grado Pineta, la zona più ventosa dell’intera Isola».
Fra gli appassionati Grado Pineta è conosciuta in tutta Europa, grazie alle riviste del settore, data la sicurezza e praticità: bassi fondali con acqua “flat” (piatta) anche in giornate estremamente ventose. Un altro aspetto non trascurabile è che i mesi migliori per la pratica del kiteboarding sono quelli autunnali e primaverili, caratterizzati da un’ottima ventosità.
I mesi estivi sono meno ventosi, ma vedono in acqua un numero elevato di praticanti. Ecco che però d’inverno, nonostante le condizioni di vento favorevoli, in pochi si avventurano a Grado Pineta a causa della mancanza di servizi di prima accoglienza.
«La valorizzazione di Grado Pineta dovrebbe passare - sostiene l’associazione presieduta da Andrea Giovanni Baldassi - attraverso la creazione del “sistema turistico kiteboarding”, il quale avrebbe un potenziale e significativo ritorno d’immagine, economico e sociale per la località».
L’aspetto imprescindibile, però, è la presenza di un centro acquatico polifunzionale. Lo spazio individuato è inserito nell’area demaniale compresa tra lo stabilimento balneare “Costa del Sol” a Ovest, il ponte di Punta Barbacale a Sud, il mare verso Est e viale del Capricorno a Nord.
«Allo stato attuale l’area è caratterizzata da una zona boscata, “ricca” di rifiuti di ogni genere e un’area a prato utilizzata per il lancio degli aquiloni», dicono gli appasionati. L’area boscata dovrebbe essere destinata a racchiudere i principali servizi messi a disposizione per i praticanti e i turisti spettatori (docce e spogliatoi, zona relax interna ed esterna).
Un’altra area boscata dovrebbe essere destinata invece a piccole strutture e giochi tipo skate park, oltre nelle zone limitrofe per le operazioni di allestimento delle attrezzature e al decollo e atterraggio dei “kites”. Infine servirebbe un’area delimitata da boe viola adibita a corridoio di lancio.
Spetta ora al Consiglio comunale decidere il da farsi. A quanto pare l’amministrazione comunale è favorevole all’iniziativa, ma non sembra possibile deliberare subito il progetto in quanto la proposta interessa in buona parte aree che non rientrano nella “variante spiagge”.
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