Grado, a rischio lo storico trabaccolo
Il “Concerto sull’acqua” del Ferragosto scorso potrebbe essere stato l’ultimo poiché la sezione di Grado della Lega Navale non riesce più a far fronte alla costosa manutenzione del trabaccolo “L’Isola d’oro”, storica imbarcazione della tradizione marinaresca adriatica.
«Non senza una grande amarezza nel cuore - afferma il presidente della Lega Navale di Grado, Andrea Rocco - dico che, purtroppo, quella di quest’anno potrebbe essere stata l’ultima edizione dei concerti sull’acqua».
Il motivo è che la sezione gradese della Lni, «si trova in grosse difficoltà nel gestire la manutenzione di questo storico e delicato trabaccolo».
La storica imbarcazione è stata costruita a Pirano nel 1913, e allora era stato battezzato con il nome “Quattro fratelli”. Cambiò in seguito ancora denominazione, divenendo il “Seekuh”.
L’imbarcazione, lunga 16 metri e larga 5, successivamente passò in proprietà della famiglia Zimolo di San Canzian d’Isonzo, e da questa fu acquistato da Teo Klinzer, animatore della scuola vela di riva Brioni dove oggi c’è la sede della Lega Navale.
“L’Isola d’oro” è l’unico esempio navigante della tradizione marinaresca che, come ha ricordato nel corso del concerto di Ferragosto il presidente Rocco, affonda i suoi ricordi nell’artigianato più antico.
Il trabaccolo è inoltre sottoposto a salvaguardia da parte del ministero dei Beni culturali.
Di demolizione quindi neanche a parlarne, ma solo di mantenimento o al massimo di conservazione a terra, come fosse, e lo è, un “monumento” della marineria adriatica, che dall’Istria ha preso tanti insegnamenti, di costruzione tecnico-navale ma anche di vita, ovvero di sopravvivenza poiché un tempo gli scafi servivano solo per questo.
Oggi, invece, come “L’Isola d’oro”, il trabaccolo è diventato un’imbarcazione-vetrina, da promozione ma anche per l’insegnamento ai più giovani.
Il recente concerto di Ferragosto è stato incentrato soprattutto, quasi in simbiosi con quanto potrebbe accadere all’”Isola d’oro”, sull’interpretazione di canzoni senza tempo ma anche su brani famosi come “Con te partirò”… Ecco, basta salire a bordo del trabaccolo per partire con la fantasia e ricordare i tempi passati che si vorrebbe rimanessero sempre vivi e attuali.
«Siamo attivi su tutti i fronti possibili - conclude il presidente della Lni - per trovare soluzioni atte a darci la possibilità di continuare nella nostra opera di conservazione di questo bene storico, ma i momenti contingenti non sono favorevoli. Speriamo».
( an.bo.)
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