Gradisca, sottoscrizione per ricordare Klinger

Promossa dalle Acli e dell’Azione cattolica. I fondi (2.762 euro) raccolti tra gli amici consegnati alla famiglia della vittima che deciderà come utilizzarli
William Klinger
William Klinger

Le Acli e l'Azione cattolica di Gradisca hanno concluso la sottoscrizione dedicata alla famiglia di William Klinger, lo storico fiumano ucciso il 31 gennaio scorso all'Astoria Park di New York dal reo confesso Alexander Bonich per ragioni che non sono state ancora del tutto chiarite. La somma raccolta, comunicano i vertici delle Acli gradiscane, è stata di 2.762 euro. Somma che è stata consegnata alla famiglia per le finalità che la stessa riterrà di individuare. I promotori dell'iniziativa, attraverso il presidente del circolo Acli “Giuseppe Boscarol”, Egidio Barbiero, intanto ringraziano pubblicamente tutte le persone che hanno voluto partecipare alla sottoscrizione.

«William e la sua famiglia hanno tanti amici nelle due associazioni – spiega Barbiero – per questo ci è sembrato naturale compiere un gesto di vicinanza nei loro confronti. Sarà la famiglia a decidere a quali finalità destinare quei fondi». Un gesto che non va inteso meramente come una colletta, dunque, ma come un omaggio di parte della comunità alla memoria dell'amico e studioso che sarà poi la famiglia a decidere attraverso quali iniziative concretizzare.

Folla per l’ultimo saluto allo storico William Klinger
Bumbaca Gorizia 28.02.2015 Gradisca funerale Klinger Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Klinger, studioso di talento che per sbarcare il lunario lavorava come casellante per Autovie Venete, coltivava il sogno di trasferirsi in maniera stabile negli States, dove un domani se le cose fossero andate per il verso giusto avrebbe potuto raggiungerlo la moglie, insegnante precaria e guida turistica. Per questo Klinger si era affidato ad alcuni suoi contatti newyorchesi, fra i quali il 49enne Alexander Bonich, cittadino americano di origine istriana. L'assassino reo confesso, anch'egli studioso e traduttore, è stato ampiamente descritto come il punto d'appoggio cui il gradiscano si era rivolto per gettare le basi della sua avventura negli Usa. Oltre a curare un ciclo di conferenze sul tema a lui tanto caro della dissoluzione dell'ex Jugoslavia, Klinger avrebbe avuto secondo le ricostruzioni delle buone possibilità di finalizzare un incarico come docente all'Hunter College di New York.

Bonich avrebbe dovuto aiutare Klinger proprio nel primo periodo negli Stati Uniti: nell'inserimento al college statale e verosimilmente anche nel reperimento di un'abitazione per i primi tempi oltre oceano. Poi qualcosa nel rapporto fra i due ex amici si è irreversibilmente incrinato sino al tragico epilogo dell'esecuzione in quel gelido primo pomeriggio in un parco del Queens.

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