Gradisca sempre più piccola

In 15 anni persi 350 abitanti che oggi sono 6.497. Negativo il saldo migratorio del 2015: -20%
Di Luigi Murciano
Bumbaca Gorizia Gradisca il centro
Bumbaca Gorizia Gradisca il centro

GRADISCA. Una Fortezza sempre più “piccola”. Per la decima volta negli ultimi quindici anni Gradisca d'Isonzo fa i conti con un decremento della popolazione residente. Dai primi del 2000 a oggi, quando pareva in vista il traguardo dei 7mila abitanti, la “città giardino” ne ha persi qualcosa come 350. Oggi i gradiscani sono “appena” 6.497, esattamente 40 in meno rispetto a 12 mesi fa. Il dato emerge dall'annuale statistica redatta dai Servizi demografici di Palazzo Torriani. E “vanifica”, per così dire, il rendimento di un anno fa, quando l'anno si era conclusa con il segno “piu'”. I gradiscani al 1 gennaio 2016 sono dunque 6.497 (3.105 maschi, 3.392 femmine) contro i 6.537 registrati l'anno precedente. A pesare in questo trend negativo sono sia il saldo naturale – ovvero il rapporto fra nascite e decessi – sia quello migratorio, ovvero il rapporto fra nuovi iscritti all'anagrafe e coloro che invece hanno cambiato residenza. Partiamo da questi ultimi. Nel corso del 2015, 206 cittadini (di cui 21 verso l'estero) hanno deciso di cambiare residenza (191 l'anno prima), mentre a scegliere la Fortezza sono stati solamente 186. Un dato bassissimo, se rapportato ai 263 del 2015 e ai 252 del 2014. Il saldo migratorio si assesta dunque su un significativo -20.

A questo va aggiunto il prevedibile segno “meno” anche sul saldo naturale: 53 i nati nel corso dell'anno da poco conclusosi, un dato peraltro in crescita (27 maschietti e 26 femminucce, mentre l'anno prima i babè gradiscani furono 45), 73 i deceduti, che da due anni erano invece una novantina. Un altro -20, dunque, che come detto porta a 40 le unità di residenti persi nel corso di un anno.

I nuclei familiari a Gradisca sono in crescita: 3086, undici in più. Cresce anche il numero di cittadini stranieri regolarmente iscritti all'anagrafe, che superano la "soglia di sbarramento" del 5% della popolazione totale: ben 363, 10 in più rispetto allo scorso anno e addirittura 60 in più che gli ultimi due. I gradiscani “di esportazione” sono 158 uomini e 205 donne: 168 le famiglie con almeno un cittadino straniero fra i componenti, e 120 quelle con un intestatario straniero. Gli stranieri minorenni residenti a Gradisca sono 78, 41 maschi e 37 femmine. Ben 59 i bimbi stranieri nati in Italia e residenti in città nel corso del 2015. Molto significativo anche il dato relativo al numero di stranieri che nel corso dell'anno hanno ottenuto la cittadinanza italiana: ben 20.

«Sono cifre che possono assumere una valenza diversa a seconda dall'angolazione da cui le si vuole guardare – commenta il sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig -. Sul lungo periodo in effetti emerge un trend negativo, ma se guardiamo solamente all'ultimo quinquennio mi pare che la statistica fornisca numeri invece piuttosto stabili». «Non credo che la qualità della vita si debba misurare necessariamente con il numero di abitanti – prosegue il primo cittadino - . Gradisca è un luogo in cui è piacevole vivere, dove vi sono servizi di qualità che si rivolgono a tutte le età e anche una notevole vitalità culturale. Non credo proprio vi sia un esodo dalla nostra cittadina». Vero è che anche la contrazione economica ci mette lo zampino. «Per tante coppie giovani non è facile andare a vivere per conto proprio, ma questo esula dai poteri di un'amminstrazione locale: ci vogliono politiche a livello nazionale. È anche vero che il mercato immobiliare affronta una fase di stallo e che a Gradisca i prezzi delle abitazioni sono stati a lungo leggermente più cari che nei paesi limitrofi. L'effetto Cara? Non scherziamo. Gradisca continua a piacere. I servizi sono di qualità e la nostra posizione è baricentrica rispetto al resto della provincia: forse semplicemente è questa la nostra giusta dimensione numerica».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo