Gradisca rimane fino al 2023 nel club dei Borghi più belli d'Italia

I Comuni del circuito aspirano ai fondi del Recovery found. L’opposizione punzecchia sul ruolo turistico della Fortezza
Una passeggiata nel centro storico di Gradisca
Una passeggiata nel centro storico di Gradisca

GRADISCA D'ISONZO Altri tre anni fra i Borghi più Belli d’Italia. L’ultima seduta del consiglio comunale della Fortezza ha sancito il rinnovo della convenzione – sino al 2023 – che “allea” fra loro i comuni del Friuli Venezia Giulia inseriti esclusivo circuito turistico e promozionale dei circa 350 piccoli centri più affascinanti dello Stivale. Unità d’intenti nei rapporti con la Regione, strategie di marketing comuni, un calendario unico di eventi: questi, fra gli altri, gli scopo della partnership fra i Borghi Più Belli del Fvg. Della “santa alleanza” fanno parte Clauiano, Cordovado, Fagagna, Palmanova, Poffabro di Frisanco, Polcenigo, Sappada, Sesto al Reghena, Strassoldo, Toppo di Travesio, Valvasone Venzone, la new entry Cervignano e – appunto – Gradisca. Il rinnovo della convenzione ha costituito, per la minoranza consiliare, l’occasione per qualche “puntura” all’amministrazione: «Attorno a noi il mondo si muove e noi perdiamo treni importanti – il parere di Claudio Verdimonti (Cittadini) –. Tutti si muovono, noi siamo fermi su alcune situazioni e non esploriamo opportunità come invece fanno Collio, Carso e area Adriatica. E questo spiace perché abbiamo un enorme patrimonio da offrire e hotel di primissimo livello».

«Vedo una Pro Loco un po’ appiattita, è un’associazione che potrebbe valorizzare il turismo gradiscano e andrebbe sollecitata. E nulla sappiamo sul futuro della nostra enoteca regionale», ha fatto eco il civico Renzo Gerometta. Colpi parati dall’assessore alla Cultura Enzo Boscarol, che ha ricordato il ricco panorama di eventi cittadini oggi congelati dal Covid, il recente ritorno nel circuito Città del Vino, l’indotto dei camminatori/turisti di Alpe Adria Trail, le potenzialità dei Borghi più Belli.

L’appartenenza a quest’ultimo “club”, va ricordato, garantire a Gradisca un’inaspettata boccata d’ossigeno per le casse comunali messe a dura prova dalle gravi conseguenze della pandemia. I comuni del circuito aspirano ad ottenere i finanziamenti garantiti dal Recovery fund. L’istituzione dello strumento europeo per la ripresa ha assegnato 209 miliardi di euro all’Italia per mettere in sicurezza il patrimonio architettonico dei centri storici E il sostegno alla creazione di una nuova imprenditorialità da parte di giovani Nei piccoli “gioielli” della penisola. E Gradisca spera. —

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