Gradisca, morto a 60 anni l’imprenditore Preschern: stile e umanità al servizio delle famiglie
GRADISCA È un altro pezzo di storia dell’Isontino che se ne va. Ma questa volta è una pagina del libro strappata via davvero troppo presto, in modo crudele. Claudio Preschern, titolare dell’impresa di onoranze funebri nota in tutto il territorio regionale, non c’è più. A 60 anni, dopo una tenace resistenza, ha dovuto arrendersi ad una malattia degenerativa che aveva fatto capolino nella sua vita all’improvviso, come una sentenza, mandando all’aria da un momento all’altro tanti sogni e progetti.
Preschern è stato un gigante del suo delicato settore professionale, ereditando le competenze dai propri avi, modernizzandole e adeguandole ai tempi attuali e attraversando, di fatto, quasi quattro decenni di cambiamenti sociali delle nostre comunità. Se la statura di una società si evince anche dal proprio rispetto per i defunti, Claudio Preschern in questo è stato un autentico modello.
Modi signorili, serietà asburgica, ma anche un pizzico di humour british, Preschern ha fatto dello stile, del rigore e della discrezione i capisaldi dell’azienda di famiglia. Ha accarezzato con compostezza e professionalità il dolore di migliaia di famiglie, consigliandole ed aiutandole nel momento più difficile del commiato da un proprio caro; ha attraversato crocevia importanti nella cultura mortuaria – si pensi solamente al diffondersi delle pratiche di cremazione e dispersione delle ceneri, un tempo sconosciute a questi lidi – e pungolato le amministrazioni sulle migliorie da garantire alle strutture cimiteriali e ospedaliere. Leggi, codici e regolamenti non avevano segreti per Preschern, nervi sempre saldi anche quando la burocrazia provava a fargli perdere la bussola. Tempo sprecato, con uno tenace come lui. La sua azienda ha, inevitabilmente, attraversato anche tanti fatti di cronaca nera dell’Isontino.
Claudio, grande amante degli sport americani, ha anche sostenuto le società sportive del territorio: su tutte la Pallacanestro Gorizia, ricoprendo ruoli dirigenziali negli anni Duemila.
La famiglia Preschern è presente nel settore delle onoranze funebri dai primi del Novecento. L’azienda è stata fondata nel 1919 a Gradisca nel borgo Mercaduzzo da Francesco Preschern (1891-1953) diplomatosi ebanista e falegname civile all’Imperiale Regia Scuola Speciale per Lavorazione del Legno di Mariano del Friuli. Nel 1948, al termine del secondo conflitto mondiale, Francesco venne affiancato nella conduzione aziendale dal figlio Remigio (1922-2000), anch’egli diplomatosi ebanista-falegname civile al medesimo Istituto. Sotto la sua guida l’azienda subisce un rapido impulso e una altrettanto rapida espansione: viene presto abbandonata l’attività di falegnameria, segnatamente la produzione dei feretri, mentre viene sviluppata la sezione commerciale e della fornitura di servizi. Svariati Comuni ritengono di affidarle la gestione dei servizi funebri nei propri ambiti territoriali.
A Gradisca la sede si sposta nella location attuale di via Aquileia. È a metà anni ’80 che, dopo il diploma di geometra cui seguono gli studi in Giurisprudenza, Claudio dapprima affianca i genitori – per alcuni periodi col fratello Ennio –, quindi subentra nella gestione dell’azienda, portandola a diventare un riferimento assoluto del settore su base provinciale, ampliandone i servizi, garantendo decine di posti di lavoro e divenendo un vero e proprio modello, più volte premiato anche a livello nazionale. Alla sede di Gradisca si affiancano così le filiali nei comuni di Cormòns, Ronchi dei Legionari e, infine, Gorizia, più l’amministrazione della Marin di Grado.
Claudio Preschern lascia nel dolore la mamma Diletta, la moglie Adriana, i figli Marco e Karin, il fratello Ennio e i tantissimi che ne hanno apprezzato la statura umana prima ancora che professionale. Il funerale si svolgerà a Gradisca lunedì alle 15 nella chiesa di Santo Spirito, il suo Marcjadùs, a due passi dal luogo in cui l’impresa di famiglia - cui ha dedicato la vita - aveva visto la luce. Claudio potrà essere salutato in chiesa a partire dalle 14. La famiglia invita a sostenere in memoria del loro caro le cure palliative di Asugi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo