Gradisca, la parrucchiera travolta: ordinata l’autopsia
GRADISCA. Non sono stati ancora fissati i funerali di Morena Bridarolli, la parrucchiera 48enne gradiscana deceduta venerdì mattina - dopo quattro giorni di agonia - a seguito di un terribile investimento avvenuto lunedì scorso in via Palmanova.
La Procura della Repubblica di Gorizia ha infatti disposto l'esame autoptico sulla salma della donna, al fine di trarre ulteriori elementi utili alla ricostruzione del tragico sinistro. Lunedì mattina il magistrato dovrebbe avviare la procedura di rito e, verosimilmente, coinvolgere nell'esame autoptico (che potrebbe svolgersi martedì o al più tardi mercoledì) anche due consulenti di parte: uno per la famiglia di Morena Bridarolli e uno per Roberto Milini, il 45enne gradiscano alla guida dell'Opel Agila che ha travolto la donna.
Appare dunque piuttosto difficile che le esequie possano essere celebrate prima di giovedì. Quel che è certo è che si svolgeranno a Gradisca, nella chiesa di San Valeriano, in borgo Basiol. Ovvero il rione dove si è concentrata gran parte della troppo breve esistenza di Morena: a poche centinaia di metri di distanza dall'abitazione di via Aquileia in cui viveva con il marito Stefano, agente di polizia all'areoporto di Ronchi dei Legionari, e il figlio 17enne; poco distante anche il salone, “Morena Look”, sulla regionale 305 di cui la donna era titolare.
E non lontano, infine, da quello che è stato il teatro della sua tragica, assurda fine: l'incrocio fra via Palmanova e via dell'Industria, che la donna stava percorrendo in quel maledetto mezzogiorno di lunedì scorso mentre praticava jogging approfittando del giorno di chiusura della propria attività. Ieri è stata anche ultimata la procedura per l'espianto e la donazione degli organi di Morena Bridarolli.
Un gesto di estrema nobilità e generosità, sul quale per ora non sono emersi altri particolari e su cui vige il più stretto riserbo sia da parte dei familiari sia dei sanitari dell'ospedale di Udine. Sui social network, intanto, non si ferma il fiume d'amore nei confronti della parrucchiera della Fortezza: «Sei stata motivo d'orgoglio per tante donne», «Porterò con me il ricordo della tua simpatia, della tua energia e professionalità». E ancora: «Ti ricorderò sempre come un tornado di allegria», «Ciao Morena... brilla lassù tra le altre stelle... ora ce n'è una in più... la più bella», questi alcuni dei messaggi più toccanti.
Con il decesso della 48enne gradiscana la posizione di Roberto Milini, l'investitore, si fa inevitabilmente più complessa. L'indagine per omicidio colposo nei confronti del 45enne gradiscano, tuttora profondamente turbato e choccato dall'accaduto, appare come un atto dovuto da parte della Procura. Anche se al contempo la magistratura in sede di ricostruzione della dinamica del sinistro avrà il delicatissimo compito di stabilire se a una o entrambe le parti possano essere ascritti eventuali comportamenti incauti che abbiano potuto concorrere a portare a un epilogo così crudele.
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