Gradisca, bomba da tre quintali sparisce nel nulla
Si tratterebbe di una bomba aerea del peso di 350 chilogrammi. Un residuato della Seconda guerra mondiale per il cui disinnesco era stata già fissata la maxi-evacuazione di 170 persone nella giornata di martedì prossimo
GRADISCA Una bomba da tre quintali e mezzo sparisce nel nulla. E salta la relativa, prevista evacuazione. Ha dell'incredibile, a Gradisca, la notizia della scomparsa dell'ordigno rinvenuto a metà aprile nella zona compresa fra i rioni noti come borgo Trevisan e le "Baracche". Si tratterebbe di una bomba aerea del peso di 350 chilogrammi. Un residuato della Seconda guerra mondiale per il cui disinnesco era stata già fissata la maxi-evacuazione di 170 persone nella giornata di martedì prossimo. Per tutta la giornata di ieri è stato praticamente impossibile scalfire il riserbo sulla vicenda da parte della Prefettura di Gorizia, titolare delle operazioni di bonifica dell'area, o delle forze dell'ordine. Quello che è certo è che i carabinieri in borghese l'altra sera hanno bussato alla porta dei residenti dei borghi per informarli che l'evacuazione era probabilmente annullata. E per chiedere ai borghigiani se avessero notato qualche movimento sospetto nella zona. Nel pomeriggio si era diffusa anche una voce, forse creata ad arte per ridimensionare la vicenda, che citava la sparizione di una semplice "granata d'artiglieria leggera". Nè è chiaro come fosse presidiata la zona: secondo alcune ricostruzioni la bomba era stata ritenuta non eccessivamente pericolosa, tanto da venire interrata nella campagna, in una zona resa riconoscibile. Ad un successivo controllo però dell'ordigno non vi sarebbe stata più traccia. Chi ha avuto accesso alla zona? E come ha potuto dissotterrare una bomba d'aereo da svariati quintali e trasportarla via senza dare nell'occhio? O il ventre di borgo Trevisan la nasconde ancora per un clamoroso errore di valutazione? L'ordigno del mistero era stato ritrovato a metà aprile nell'ambito dei lavori di trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia. Subito il cantiere era stato fermato e la Prefettura aveva messo in moto le procedure di rito. A disinnescare la spoletta dell'ordigno - che dunque non sarebbe stato fatto brillare - avrebbe dovuto essere il 3° Reggimento Guastatori di Udine nella mattinata di martedì. Per la tutela dell'incolumità pubblica, oltre alla chiusura di tutte le strade interessate e alla sospensione di ogni attività pubblica e privata, il Comune aveva da tempo prediposto un'ordinanza di evacuazione totale di tutte le abitazioni e degli edifici nel raggio di 500 metri dal punto di ritrovamento.
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