Gradisca, 5 nuove telecamere
GRADISCA. Lo sguardo del "Grande Fratello" sulla Fortezza si amplia. Con l'avvenuta installazione nei giorni scorsi di cinque nuovi "occhi" tecnologici, la presenza di videocamere in città è stata praticamente raddoppiata dalla giunta Tomasinsig. Un orientamento che l'esecutivo aveva dimostrato sin dal suo insediamento, con il reperimento di 25mila euro stanziati per il potenziamento del sistema comunale di videosorveglianza. Le telecamere, dalle 6 esistenti, passano a 11. E nuovi investimenti sono ipotizzabili in futuro.
Potenziamento e riparazione dell'esistente, è più corretto affermare, dato che nel "pacchetto sicurezza" deciso da Palazzo Torriani c'è già stato anche l'aggiornamento dei software e la riparazione di un paio di telecamere che nel frattempo erano andate ko a causa - pare - del maltempo: una al Mercaduzzo e una in prossimità di viale Trieste, zona particolarmente sensibile sia per la viabilità sia per il viavai di ospiti del Cara nelle zone fluviali.
Non a caso i cittadini dei borghi Basiol e Trevisan segnalarono già in tempi non sospetti il non funzionamento della videosorveglianza in quella zona.
Oltre alla riparazione dei due occhi tecnologici diventati ciechi loro malgrado, la giunta ha comunque optato per l'acquisto e installazione di altri cinque dispositivi. Le aree di posizionamento dei nuovi occhi elettronici riguardano il rione del Mercaduzzo, all'altezza della rotatoria (due videocamere), via Ciotti all'angolo del palazzo municipale, l'incrocio fra le vie Papalina e Garibaldi, nei pressi delle scuole elementari, e infine l'area sportiva di via del San Michele, teatro in passato di raid vandalici o ladreschi: sia per quanto concerne il palasport "Ciro Zimolo" sia il Tennis Club, devastato da un misterioso incendio nel 2013.
Ma il sistema di videosorveglianza potrebbe essere ulteriormente implementato nel corso del 2016, come spiega il vicesindaco Enzo Boscarol. «Non sono da escludere ulteriori investimenti a completamento o aggiornamento dell'attuale piano sulla sicurezza. Potremmo investire ancora per nuove videocamere oppure studiare eventuali spostamenti di quelle già in dotazione, a seconda delle criticità» spiega. L'installazione della videosorveglianza era stata a lungo auspicata anche in via dei Campi, sia a servizio degli impianti sportivi del PalaMacoratti e dello stadio Colaussi, e al camposanto comunale dopo alcuni raid ladreschi in cui i malviventi avevano asportato bronzo e rame dalle tombe.
Le telecamere a circuito chiuso che costituiscono il sistema di videosorveglianza del territorio gradiscano erano state attivate alla fine del 2012. Il sistema è attivo 24 ore su 24 in vari angoli di Gradisca, in particolare su tutti i punti in entrata e uscita dalla città.
Ma anche in pieno centro: le prime telecamere erano state collocate in piazza Unità su uno dei nuovi punti luce (all'incrocio fra la piazza,viale Trieste e via del San Michele) e in un altro punto molto centrale, all'altezza del caffè Emopoli (quest'ultima pare fosse attiva ma non registrasse, per un altro guasto, le immagini). Passando alla periferia, la sorveglianza perimetrale dei punti di entrata e uscita da Gradisca è affidata alle telecamere installate in via Udine, a poche decine di metri dal Cie, sulle rotatorie in direzione Sagrado e Villesse e al Mercaduzzo.
Il sistema di videosorveglianza è collegato con la base operativa della Polizia municipale in via Garibaldi. Gli agenti hanno la possibilità di monitorare in tempo reale ogni movimento nelle zone sopra citate, mentre la Questura e la Compagnia dei carabinieri possono acquisire le registrazioni in caso di necessità investigative. Scenario che si è realizzato in occasione di alcuni episodi recenti di cronaca nera.
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