Gorizia, vigile 26 dalla querela facile ma il giudice lo sbugiarda

Ne ha presentate trenta nella sua attività di agente municipale All’ultimo processo assolto il ciclista che lo avrebbe colpito a una gamba
Di Franco Femia

Querelato dal vigile urbano Michele Furlan, conosciuto meglio in città come il “vigile 26”, il goriziano Lucio Poiana, 47 anni, è stato assolto dal giudice di pace perché il fatto non costituisce reato. Lesioni e ingiurie riportava il capo di imputazione, che si riferiva a un episodio accaduto nel settembre di tre anni fa durante la manifestazione Gusto di frontiera. Poiana era in sella alla sua bicicletta e stava transitando all’incrocio tra le vie Oberdan e Morelli, dove vigeva il divieto di transito anche per le biciclette. Invitato dal vigile a scendere e proseguire con la bici a mano, secondo l’accusa Poiana si era rifiutato ed era finito addosso all’agente colpendolo a una gamba.

Al processo il difensore di Poiana, l’avvocato Rossella Genovese, ha citato 13 testimoni presenti all’accaduto, ma solo tre sono stati ammessi dal giudice Sgrazzutti e tutti e tre hanno confutato la testi dell’accusa sostenendo che nessuna aggressione era stata compiuta nei c confronti del vigile. Anche il medico che lo aveva visitato al pronto soccorso, dove Furlan vi si era recato accompagnato da un collega, ha riferito non vi erano evidenze di lesioni.

Il “vigile 26” è facile alle querele nei confronti di cittadini che hanno reagito alle sue contravvenzioni. È stato lo stesso vigile, che in quest’ultimo processo non si è costituito parte civile ed è stato sentito come testimone, ha riferite in aula di aver presentato una trentina di querele nei confronti di altrettanti cittadini e che spesso le ritirava dopo aver trovato un accordo economico sul risarcimento.

Ma non è la prima volta che comunque il giudice assolve il malcapitato cittadino che ha avuto qualcosa da ridire nei confronti dell’inflessibile giudice. Alcuni anni fa una donna, che gli aveva scagliato una bicicletta contro, dopo essere stata condannata in primo grado dal tribunale di Gorizia al pagamento di una multa di 900 euro e al risarcimento nei confronti del giudice, è stata poi assolta in sede di appello. Lo stesso giudice di pace ha tolto più di una multa comminata dall’agente

Michele Furlan è un vigile severo di cui spesso si sono occupate le cronache cittadine avendosela presa non solo con automobilisti e ciclisti, ma anche con gli amministratori e i giornalisti. Sulla sua severità non c’è che dire, se quattro anni fa, nel corso di uno dei tanti processi in cui è stato coinvolto come parte lesa o testimone, aveva affermato che in nove anni di servizio, di cui sei a Gorizia, aveva elevato quasi 15mila contravvenzioni. Una media di 4,5 al giorno, compresi Natale, Pasqua e altre feste comandate.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo