Gorizia: Università, Trieste e Udine si riuniscono

“Matrimonio” e casa comune per creare un maxi polo in via Alviano dove sarà ristrutturata l’ala vecchia
Una veduta del polo didattico e culturale di via Alviano
Una veduta del polo didattico e culturale di via Alviano

GORIZIA C’erano una volta due Università distinte, gelose della propria attività, orgogliose delle rispettive caratteristiche, con sedi rigorosamente diverse e ben definite.

Ma ora le sedi distaccate degli atenei di Trieste e di Udine dialogano e collaborano: addirittura una piccola parte di un’Università (quella di Udine) si insedierà nella sede... dell’altra (quella di Trieste). Un salto di qualità importante e che mostra come attraverso il dialogo e il confronto si possano fare grandi cose.

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Bumbaca Gorizia 05.10.2015 Università Udine, lezioni Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il ruolo del Consorzio universitario Di assoluta rilevanza l’oggetto della riunione svoltasi nella sede del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia. Presenti i vertici delle Università di Trieste e Udine, la Camera di commercio e il Consorzio stesso.

È stato discusso, infatti, l’inedito progetto di ristrutturazione del terzo e del quarto piano dell’ala vecchia del complesso di via Alviano (attuale sede dell’Università di Trieste). Nell’ottica di un ambizioso piano di sviluppo “interateneo” verrà trasferito il corso di laurea Dams e l’attività didattica di palazzo Alvarez dell’Università di Udine nei nuovi locali ristrutturati.

A seguire, si è svolta una pronta riunione dei tecnici delle due Università e della Camera di commercio per un esame preliminare del progetto, propedeutico alla implementazione dell’iter burocratico finalizzato a opere di ristrutturazione ed adeguamento dei locali, per complessivi 2.934 metri quadrati circa.

I costi dell’operazione «Il costo dell’opera - spiega il presidente del Consorzio, Emilio Sgarlata - è stato orientativamente quantificato in circa un milione di euro, il cui onere la Camera di commercio sottoporrà all’approvazione della Giunta camerale integrata, per il relativo finanziamento per il tramite del “Fondo Gorizia”.

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Bumbaca Gorizia 05.10.2015 Università Udine, lezioni Fotografia di Pierluigi Bumbaca

L’obiettivo primario, in termini di cronoprogramma, è che si pervenga alla stesura del progetto definitivo in tempi stretti, al fine di sottoporre alla Giunta l’approvazione dello stesso e consentire il finanziamento assolutamente prima dell’inizio della prossima estate. I tempi di esecuzione sono stimati in circa 18-24 mesi».

Si tratta certamente di una iniziativa di grande respiro, che individua importanti sinergie tra i due atenei a Gorizia e che, a regime, oltretutto, individua due soli comprensori (il primo in via Alviano - Università di Trieste più Dams, il secondo in Santa Chiara - Università di Udine), liberando gli spazi oggi occupati a palazzo Alvarez e in piazza Vittoria, con conseguenti economie di scala e consolidando, nel contempo, la presenza universitaria nella nostra città.

«Gorizia può realisticamente guardare al suo futuro universitario con assoluta fiducia, certa di aver fatto ampiamente la sua parte, avendo messo a disposizione delle Università di Trieste e Udine due importanti comprensori, moderni ed estremamente attrezzati, completati da una Casa dello studente, palazzo De Bassa, prestigiosa e funzionale», conclude il presidente del Consorzio universitario.

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