Gorizia, un albergo a cinque stelle alla Manifattura Tabacchi

GORIZIA Un grande albergo. Con, inclusa, la creazione di una sorta di “centro” di promozione del Collio, delle sue bellezze paesaggistiche e, soprattutto, della sua pregiata produzione vitivinicola. Il piano B? Una lottizzazione che preveda la realizzazione di un’ampia area residenziale moderna e costruita secondo gli ultimi dettami tecnici e energetici.
È il ventaglio di idee su cui sta ragionando “Beni stabili”, la società che opera nel settore immobiliare, proprietaria del complesso (oggi abbandonato) dell’ex Manifattura Tabacchi. Dunque, il compendio di viale XX Settembre è destinato a rivivere. «In questi giorni, stiamo procedendo con un’intensa opera di pulizia e di messa in sicurezza dell’area - spiega Christian Biribin che si occupa della gestione del portafoglio uffici di “Beni stabili” -. Le intenzioni future? Vogliamo valorizzare quell’area che oggi è disabitata e inutilizzata. Come? C’è uno studio in cui prefiguriamo alcuni scenari».
E fra gli scenari, quello privilegiato è l’albergo. Conferme arrivano pure dal sindaco Ettore Romoli che promuove senza se e senza ma quest’iniziativa. «Sono entusiasta. Un albergo in quella zona sarebbe un’iniziativa imprenditoriale importantissima. Vi dirò di più: a quanto mi consta, si sta ipotizzando di creare, in quel compendio, anche un centro dedicato al Collio».
Ma, intanto, a Gorizia le chiacchiere si moltiplicano. È bastato che un cittadino intercettasse alcuni operai con dei materassi fra le mani per “alimentare” la convinzione che l’ex Manifattura tabacchi diventerà un centro per dare ospitalità ai richiedenti-asilo. «Niente di tutto questo - smentisce Biribin di “Beni stabili” –. I materassi, semmai, li stavamo portando fuori e non dentro: si tratta di materiale vecchio che finirà in discarica. L’albergo, invece, è una scenario su cui stiamo lavorando». Piene conferme, dunque.
Da non dimenticare, poi, quello che oggi è diventato il “Piano B”: la lottizzazione. In tempi non sospetti, si parlò dell’intenzione di realizzare in quell’area villette e abitazioni. Fu la variante urbanistica 35 a prevedere la trasformazione dell’area dell’ex Manifattura tabacchi da zona servizi a residenziale. Il compendio era stato “cartolarizzato” e furono effettuati, negli anni passati, anche gli opportuni approfondimenti con la Soprintendenza: l’ex Manifattura non risultò essere assolutamente vincolata. Anzi, si andò anche oltre: secondo un calcolo necessariamente “spannometrico”, una serie di appartamenti in quell’area tra via Torriani e viale XX Settembre avrebbe potuto (anzi: potrebbe) dare risposta a circa 25 famiglie. Non poche. Inoltre, si metterebbe fine al degrado che si è impadronito di quella porzione di città.
Su questo argomento, intervenne non più tardi di tre mesi fa l’assessore comunale all’Urbanistica Guido Germano Pettarin. Il compendio, lo ricordiamo, è di proprietà della “Beni stabili spa” di Roma, «ma se il progetto non è sfociato ancora in un cantiere, la causa è fa ricercarsi nella crisi economica che scoraggia queste iniziative in ambito edilizio», osservò l’assessore Pettarin che aggiunse: «gli investitori interessati sono in attesa di tempi migliori».
Ma ora c’è la svolta: una svolta importante che potrebbe arricchire della presenza di una nuova struttura alberghiera una città che vuole recitare una parte importante in campo turistico.
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