Gorizia, ultimo saluto a Vanja ma è giallo sulla morte
Ferdinand “Vanja” Klanjscek ora può riposare in pace. La scorsa settimana è stato celebrato, nel più totale riserbo, un rito funebre nella cappella dell’ospedale di Gorizia. Presente soltanto la ristretta cerchia familiare. Le autorità slovene, a quanto si apprende, hanno consegnato ai genitori l’urna con le ceneri del ragazzo ventiquattrenne di Oslavia il cui cadavere era stato ritrovato il 17 aprile scorso nelle immediate vicinanze della discarica di Stara Gora, fra Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba. Non è dato sapere se l’urna sia stata tumulata in uno dei cimiteri di Gorizia.
Mistero fitto sulle cause del decesso. Non sono state ancora chiarite. Anche se l’autopsia ha escluso possa essersi trattato di un’overdose. Peraltro, già la prima ispezione cadaverica non aveva individuato alcun segno di violenza. Pertanto, il decesso potrebbe essere sopraggiunto al culmine di un malore. Ma è giallo sulla “localizzazione” del cadavere: resta, infatti, da accertare se il decesso sia avvenuto nel luogo del ritrovamento del corpo senza vita (ipotesi, per la verità, molto poco probabile) o se il cadavere di Vanja sia stato trasportato lì da una o più persone. Una vicenda intricata sulla quale stanno indagando la polizia slovena e i carabinieri.
Vanja, lo ricordiamo una volta di più, non ha più fatto sapere nulla di sé da domenica 20 gennaio quando, dopo una serata trascorsa in compagnia di amici in un noto locale del centro cittadino, non aveva più fatto rientro a casa. Alcuni giorni dopo, i militari dell’Arma riuscirono a rintracciare l’autovettura, di proprietà dei genitori del ragazzo, con la quale Ferdinand si era allontanato: era regolarmente parcheggiata in Slovenia, nei pressi dell’ospedale civile di San Pietro-Vrtojba. Venne ritrovato pure il telefono cellulare del giovane, dalla cui analisi emersero recenti contatti sia con utenze italiane sia slovene. Successivamente, le ricerche condotte subito dopo la scomparsa dai carabinieri di Gorizia con l’ausilio di reparti cinofili e di un elicottero dalla guardia di finanza e dai vigili del fuoco nonostante si fossero prolungate per settimane, avevano dato esito negativo. Il caso del giovane di Oslavia aveva avuto anche risalto mediatico nazionale tanto che anche la trasmissione “Chi l’ha visto” se ne occupò.
In aprile, lo sviluppo decisivo. Con il ritrovamento di un corpo senza vita a Stara Gora. Ad accorgersene un passante. Aveva notato il cadavere di un giovane nelle vicinanze della discarica di Stara Gora, località che si trova fra Nova Gorica e Sempeter Vrtojba, in Slovenia, immediatamente al di là del confine.
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