Gorizia, tre mesi per la cisti. Un giorno in Slovenia
GORIZIA. Tre mesi di attesa all’ospedale di Monfalcone. Tre quarti d’ora di attesa all’ospedale di Šempeter, a due passi da Gorizia. Per lo stesso tipo d’intervento chirurgico, s’intende. Nel caso specifico la rimozione di una piccola cisti all’occhio.
Questo non è un caso di malasanità, né un lontano parente. Anzi, il reparto di Oculistica del San Polo riscuote fiducia e consensi da parte dei pazienti. Questa semmai è una storia che riflette le opportunità non colte dalla comunità locale: la sanità transfrontaliera.
Protagonista è un uomo residente in un paese dell’Isontino. Quanto gli è accaduto è riassunto in un post su Facebook Sei di Gorizia se... La quantità e il contenuto di commenti ricevuti sta a dimostrare quanto la salute sia un tema caldo del vivere quotidiano. L’uomo prenota una visita all’Oculistica dell’ospedale di San Polo tre mesi fa. Tempi di attesa fisiologici visto che la patologia non sembra presentare gravità.
Premessa: quando si parla di reparto di Oculistica esso è sì dislocato a Monfalcone ma ricordiamo che il “San Polo” e il “San Giovanni di Dio” costituiscono un unico nosocomio dislocato su due poli. Torniamo ai fatti. Il paziente si presenta puntuale all’appuntamento giovedì scorso.
«Dopo un bel po’ di tempo in accettazione» è scritto nel post, al momento di entrare in sala operatoria viene comunicato al paziente che l’appuntamento è stato spostato. Dunque, niente intervento. I sanitari hanno agito correttamente se è vero che nei giorni precedenti la posticipazione dell’appuntamento era stata comunicata con un messaggio registrato nella segreteria telefonica dell’utente.
Il quale apprende che dovrà attendere fino al 14 settembre prima di risolvere chirurgicamente il suo problema. Non grave, ripetiamo. Ma il paziente torna sconsolato a casa. Certi problemi meglio risolverli subito.
Comunica l’esito della trasferta a Monfalcone alla figlia la quale matura una buona idea: perché non dare un’occhiata, è il caso di dire, all’ospedale di Šempeter? Detto e fatto. Senza passare per casa l’uomo si dirige all’ospedale della cittadina slovena. Vi giunge alle 11.
Nemmeno il tempo di orientarsi, di chiedere informazioni che il problema è risolto: alle 13 era già a casa. Con l’occhio bendato, ovvio. C’è un particolare non irrilevante da aggiungere, il costo del ticket dell’operazione: 29 euro. Importo normale se in possesso di regolare impegnativa del medico di base.
Gli ultimi dati disponibili sulle liste d’attesa nell’ambito dell’Ass Bassa friulana-Isontina, aggiornate a dicembre del 2015, indicano in sette giorni d’attesa le visite urgenti, in 46 giorni d’attesa le visite non urgenti (differite) e in 103 giorni le visite programmate. L’Oculistica del San Polo lavora alla grande e bene. Ciò detto, esiste un’alternativa per i pazienti. Si chiama Unione europea e il diritto di essere curati in tutti i Paesi della Ue.
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