Gorizia, tra nuovi locali e restyling riesplode la mania di gelato
GORIZIA Anche in tempi di pandemia e zona rossa, pur tra le tante difficoltà legate alle limitazioni degli orari e alle modalità di lavoro, c’è un settore che pare non conoscere crisi, e che a Gorizia in questi giorni è in fermento tra nuove aperture, lavori di rinnovamento locali e idee pronte a sorprendere il palato dei più golosi. È il mondo delle gelaterie, autentici paradisi del gusto che nel capoluogo isontino non ha mai smesso di trovare una clientela affezionata. E poco importa se i gusti sono quelli della tradizione, le ultime novità alla moda o originali creazioni ispirate alla stagione (come un gelato al gusto di pinza o colomba pasquale) e ai prodotti locali. Lo si capisce dalle presenze davanti ai banconi refrigerati delle attività del centro città – che certo non lavorano ai ritmi pre-Covid, ma che di fatto hanno continuato anche in questi mesi difficili a produrre e vendere le loro specialità – ma anche dalle nuove aperture che si susseguono. L’ultima, in ordine di tempo, è quella che proprio da oggi vede alzare la serranda il laboratorio del gelato artigianale Rosani, in corso Italia 56/A. Il titolare è il gelatiere e pasticcere triestino classe 1972 Simone Rosani, che ha trovato in amicizie goriziane di lunga data, nell’amore per il territorio e nella stimolante prospettiva dell’anno della Capitale europea della cultura, nel 2025, i motivi giusti per scommettere sul capoluogo isontino.
Il laboratorio Rosani tenterà alla gola dei goriziani proponendo specialità della tradizione più classica, ma con un occhio di riguardo alle esigenze delle persone con intolleranze alimentari o vegane. Proprio in occasione della nuova apertura in città sono nati gusti speciali come Pinza goriziana con vermouth agricolo Santon di Borgo San Daniele o Fiordilatte con latte biologico di pezzata rossa friulana. Insomma, la tendenza dei maestri gelatieri goriziani sembra essere quella di puntare sull’alta qualità della materia prima innanzitutto, lasciandosi guidare poi da creatività e fantasia.
Un po’ quello che ha permesso lo scorso anno alla gelateria Glida, sempre in corso Italia, di conquistare il “cono” assegnato dalla Guida alle gelaterie d’Italia del Gambero Rosso. Restando nella principale arteria cittadina, la gelateria L’artigiano del gelato, con il suo inconfondibile cono gigante all’ingresso, riscopre su precise richieste dei suoi clienti molti dei grandi classici. Dal gusto noce, al malaga. «Ma nel corso dell’anno, in base alla stagipnalità altterno fino a 52 gusti diversi cercando di proporre sapori personali che parlino della mia artigianalità», racconta la titolare Janet Schena.
Sono giorni di rinnovamento questi invece per la frequentata gelateria La Girandola, chiusa per riqualificare e ampliare gli spazi interni del locale meta di molti goriziani anche per la classica tazzina di caffè o la colazione.
Continua a lavorare invece, proprio anche come caffetteria e pasticceria oltre che proponendo tantissimi gusti di gelato artigianale, l’altro punto vendita de La Girandola, quello marchiato “Il Mosaico” in corso Verdi, evidentemente limitandosi al servizio da asporto come tutti gli altri locali cittadini in questi giorni di zona rossa.
«Dobbiamo confezionare il gelato e non possiamo vendere i classici coni, ma i goriziani non rinunciano a concedersi una golosità – racconta anche Roberto Giorgini, della gelateria Il Gelatiere Kca, di via Petrarca –. Continua pure il servizio di consegna a domicilio, che però era decisamente più richiesto lo scorso anno, durante il primo lockdown». Per quanto riguarda le novità della bella stagione ormai alle porte, la gelateria continuerà a puntare sulla novità dei gelati all’olio d’oliva, pensati per chi è intollerante al latte, e su quella dei gelati senza grassi e zuccheri aggiunti, ideali per i diabetici. «Tra le proposte classiche, dopo aver inserito nel catalogo il gusto “Pan di stelle” non possiamo più toglierlo, se non vogliamo una rivolta dei nostri clienti affezionati», scherza Roberto.
In piazza San Rocco come a Lucinico, i “regni” di Gelatopoli e delle sue due sedi, si punta invece sui gusti della tradizione e sulle proposte stagionali. «Abbiamo creato la Crema pasquale, che richiama il gusto amatissimo della colomba, mentre per il mese di maggio tornerà il gelato alla rosa, che il fiore simbolo del periodo», spiega la titolare Monica Bensa, che racconta come di fronte ad un buon gelato i goriziani si dimostrino affatto pigri, preferendo l’asporto alla consegna a domicilio.Un qualcosa che sanno bene anche dalle parti di piazza De Amicis, alla storica Caffetteria gelateria Scorianz. —
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