Gorizia, torna di moda il centro: caccia al monolocale

GORIZIA La fuga dal centro cittadino sembra essersi arrestata. Bilanci demografici alla mano, dopo cinque anni di segni meno e di contemporanei aumenti dei residenti nei quartieri più periferici e nei paesi più vicini al Comune di Gorizia, è iniziata la controtendenza.
Il centro ha ricominciato a “guadagnare” abitanti. Sarà perché i recenti interventi di riqualificazione urbanistica hanno reso più graziose le strade più centrali, sarà perché la città si conferma «a misura d’uomo», sarà perché le quotazioni immobiliari si mantengono fra le più basse d’Italia ma, in un solo anno, il centro (ahinoi, non tutta la città) ha conquistato 100 residenti in più, arrivando a quota 9.480. Un piccolo successo.
Caccia ai monolocali Quali sono gli immobili più richiesti? A chiarirlo Pierluigi Sardelli sulle pagine dell’ultimo borsino della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, la principale associazione di categoria del settore immobiliare con circa 12mila agenzie immobiliari e più di 50mila operatori.
«Per quanto riguarda l’acquisto per investimento, dobbiamo confermare che in città ci sia stato un vero e proprio boom di richieste di appartamenti in locazione. Conseguenza - spiega il presidente provinciale Fiaip - anche della “cedolare secca”, regime che permette una fiscalità agevolata, vi sono immobili locati con rendite che sfiorano il 10 per cento annuo netto. Sono quindi molto richiesti i monolocali, soprattutto nelle zone centrali della città».
Per un appartamento recente (costruito dopo il 1980) vengono richiesti dagli 800 ai 1.100 euro al metro quadrato. Parliamo di compravendite. Si risparmia ulteriormente se si opta per un alloggio da ristrutturare: in questo caso le cifre vanno dai 300 ai 500. Sempre al metro quadrato.
«Le famiglie - aggiunge sempre Sardelli nell’introduzione al borsino 2017 - ricercano, invece, immobili da acquistare: vanno per la maggiore le richieste di appartamenti composti da due o tre camere da letto, magari in còndomini costituiti da poche unità abitative e di recente costruzione».
Il mercato che invece più continua a soffrire è quello del nuovo. «I costi di costruzione, come pure il livello qualitativo/energetico, sono cresciuti parecchio negli ultimi anni ma la domanda - annotano le agenzie immobiliari - non riesce ad assimilare i naturali conseguenti aumenti dei prezzi finali di vendita di tali immobili».
La situazione in periferia I quartieri che hanno conosciuto (e conosceranno visto lo sviluppo residenziale) un aumento di iscrizioni all’Anagrafe sono quelli di Campagnuzza, Madonnina del Fante, Piuma-Oslavia-San Mauro e - per una manciata di unità - Lucinico. Campagnuzza, dopo il calo degli anni passati, ha ripreso quota: oggi i residenti sono 1.589 contro i 1.547 di un anno fa. E dire che in ballo, nel medesimo quartiere, ci sono importanti interventi edilizi che contribuiranno a far crescere ulteriormente il numero di residenti.
È una sorpresa anche il segno “+” di Piuma, San Mauro e Oslavia. Tiene Sant’Andrea, cala di una cinquantina di unità Straccis, così come San Rocco e Sant’Anna. Segno meno (e non è una novità) anche per il quartiere più a nord della città, Montesanto-Piazzutta (da 6.282 a 6.254).
In quest’ultimo caso potrebbe essere stato decisivo l’effetto-inquinamento: la vicinanza con la fonderia slovena e lo sgradevole odore che, periodicamente, si diffondeva (oggi molto meno) nella zona-nord potrebbe aver indotto parecchi residenti a fare armi e bagagli.
Non va dimenticato che a più riprese, nel recente passato, gli immobiliaristi avevano avvertito l’inizio di questa tendenza. E non si deve nemmeno dimenticare il traffico dei Tir che ha fatto sì che nascesse un comitato che è riuscito a raccogliere, nei mesi scorsi, qualcosa come 1.200 firme.
È altrettanto vero che quello di Montesanto è uno uno dei borghi più estesi della città, che dal centro storico si estende in pratica fino alla campagna: paradossalmente, se le abitazioni storiche sono sempre più vuote, il rione sta invece accogliendo (come abbiamo avuto modo di documentare un paio di mesi fa) nuovi residenti arrivati anche dalla Slovenia, specie in via Catterini.
Prediletta la parte più esterna del quartiere: quella delle grandi ed eleganti abitazioni. Ma il dato più chiaro di questa disamina demografica per quartiere è la ripresa del centro cittadino. Che piace dopo gli ultimi interventi di restyling.
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