Gorizia, sul mercato il sindaco Ziberna rilancia il progetto originale: «Nodo solo tecnico»

Il sindaco ribadisce la linea sulla presenza di Gambero rosso: «Prevede una concessione privata e quindi nuovi posteggi»
Il sindaco Rodolfo Ziberna davanti al municipio. Foto Bumbaca
Il sindaco Rodolfo Ziberna davanti al municipio. Foto Bumbaca

GORIZIA «Non si tratta di decidere se si vuole il Gambero Rosso o meno. Si tratta di decidere se si vuole un mercato coperto o un’area commerciale».

Il sindaco Rodolfo Ziberna chiarisce la posizione sua e dell’amministrazione comunale sul progetto di riqualificazione (cassato) del Mercato coperto, portato avanti dalla Camera di commercio Venezia Giulia. Scandisce per bene le sue parole evidenziando come il “no” non sia stato imposto tanto dalle divisioni politiche nel centrodestra, quanto da motivazioni tecniche e urbanistiche. «La materia è insidiosa e cerco di semplificare al massimo. La presenza del Gambero Rosso, indiscutibilmente di gran effetto, implicava che il mercato coperto non venisse più gestito dal Comune ma occorreva una concessione ad un soggetto privato. Questo innescava la trasformazione dell’area da mercatale a commerciale e alla superficie commerciale, per legge, deve corrispondere pari superficie di parcheggi». Ziberna aggiunge un altro particolare: «Di fronte, abbiamo il supermercato della Coop consumatori Nordest: ciò significa che, sommando le due superfici commerciali, il fabbisogno di parcheggi aumentava. E ci sarebbero voluti almeno due anni per costruire aree di sosta adeguate. Capite che, così, non si poteva fare».

Ziberna caldeggia che si torni al progetto originario. «Nel maggio scorso, la Camera di commercio ci presentò un progetto che non prevedeva la concessione dell’area a un soggetto privato, ma manteneva la gestione in capo al Comune. In questa maniera, non c’era la necessità di dover creare parcheggi adeguati. Non solo. Si prevedeva anche che i lavori venissero effettuati a lotti, senza dover trovare sedi alternative agli operatori. Poi, in corso d’opera, le cose sono cambiate: ci hanno detto che era necessaria la concessione. La mia proposta? Torniamo al progetto del maggio scorso che coincide, poi, con il “piano B” che ho già illustrato. Ovvero: riqualifichiamo il mercato così com’è con il mantenimento dell’attività mercatale, gestita dal Comune. Diamo vita a una riqualificazione “semplice”, adeguando tutti gli ambienti in maniera da risanare il sito e renderlo almeno più accogliente. Poi, eventualmente, faremo un ragionamento per il Gambero rosso o similari, quando avremo a disposizione i posti-auto richiesti dalle normative urbanistiche».

Ma c’è disponibilità ad affrontare la questione in Consiglio comunale? «Io – dice il sindaco – vedrei meglio un coinvolgimento della Commissione consiliare competente che conta 19 consiglieri sui 40 presenti in aula. Se poi, i consiglieri dovessero decidere di togliere la destinazione mercatale per introdurre quella commerciale, lo faremo. Ma è bene che tutti sappiano cosa comporta tale decisione».

Infine, un passo indietro. Il 6 ottobre, quando il progetto venne presentato a Palazzo de Bassa, il sindaco Ziberna scrisse un post che evidenziava i punti salienti del progetto proposto dalla Camera di commercio. «Non si tratta – scrisse – di una semplice ristrutturazione ma di un nuovo, importante ruolo per questa storica struttura. Un piano che porterebbe ricchezza a tutto il territorio e non solo agli operatori del mercato ed agli esercizi vicini. A gestire una parte degli spazi, infatti, sarebbe il Gambero Rosso e Gorizia potrebbe entrare a far parte del ristretto circolo delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche delle “Città del Gusto” del Gambero Rosso, a fianco di Napoli, Roma, Palermo e Torino. Come ha spiegato l’imprenditore e consulente d’azienda Antonio De Paolo, l’idea è quella di far diventare il mercato coperto un punto di riferimento per tutte le eccellenze del territorio, per valorizzare il lavoro di tanti produttori da far conoscere ad un pubblico sempre più ampio. Un punto d’incontro iconico della città dove comprare, mangiare e trovare qualità che si sa può anche costare, ma che ne vale la pena. Un luogo che mantiene l’atmosfera di mercato di quartiere ma che si rinnova e si prepara a nuove sfide. Insomma, così come Eataly a Trieste, il Gambero Rosso nel rinnovato Mercato coperto potrebbe attirare tantissimi turisti anche dall’estero. Si tratta di una straordinaria opportunità per Gorizia che intendiamo condividere con la città, a partire dagli operatori che hanno all’interno la loro attività, che intendiamo tutelare e valorizzare». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo