Gorizia, su un’auto 25 cagnolini “importati” dall’Ungheria VIDEO E FOTO

Scoperti dai carabinieri a Sant’Andrea a bordo di un’auto finita fuori di strada Denunciati in due. Cuccioli sequestrati e affidati a un Centro per animali a Fossalon. Non ancora decise le eventuali modalità d’adozione

GORIZIA È Gorizia la linea del fronte in cui più che altrove si combatte il traffico illegale di cuccioli di cane dall’Est Europa. Un’ulteriore conferma (se mai ce ne fosse bisogno) la si è avuta nella notte fra domenica e lunedì.

 

Gorizia, i 25 cagnolini sequestrati dai carabinieri

 

Un traffico illegale di cani è stato scoperto dai carabinieri di Gorizia. Erano le 4.30 quando una piccola utilitaria (una Renault Twingo) è stata sottoposta, lungo la rotonda di Sant’Andrea, a dei controlli nell’ambito del routinario servizio perlustrativo del territorio. Ed è stato in quei frangenti che i carabinieri hanno scoperto che all’interno della vettura c’erano scatoloni e trasportini contenenti 25 cuccioli di chihuahua, bulldog francesi e inglesi e barboncini.

 

 

Tutte le bestiole sono state sequestrate e portate, a cura del servizio di cinovigilanza, nel Centro di recupero per la fauna selvatica di Fossalon.

NON ANCORA STABILITE LE MODALITA' PER L'EVENTUALE (E TUTT'ALTRO CHE CERTA) POSSIBILITA' DI ADOZIONE

Poco prima, l’auto era uscita di strada autonomamente sulla rotonda di via Trieste, sbattendo violentemente il muso contro il guardrail.

Alla guida della vettura c’era un trentunenne originario di Foggia ma residente a Torino di cui non sono state fornite altre generalità e nemmeno le iniziali. Accanto a lui una torinese, sempre di 31 anni. I due sono stati denunciati a piede libero per i reati previsti dagli articoli 4 l.201/2010 e 727 c.2 c.p. (traffico illecito e maltrattamenti di animali da compagnia). I cani, sprovvisti di qualsiasi documentazione, erano stati acquistati in Ungheria ed erano destinati alla vendita sul territorio nazionale.

I cagnolini, che hanno meno di due mesi (tra i 40 e i 50 giorni di vita) sono stati sottoposti alle cure del caso. Alcuni di loro, in particolare i chihuahua, apparivano sofferenti, per il lungo viaggio e perché ammalati.

«Quasi tutti – fanno sapere i soccorritori – avevano la pancia gonfia, segno della presenza di vermi o parassiti a livello gastrointestinale. Per verificare con esattezza il loro stato di salute ci vorranno almeno due o tre giorni».

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