Gorizia si è fermata per l'addio a Stefano: in mille ai funerali nel "suo" campo sportivo

GORIZIA. Oggi, giovedì 30 luglio, Gorizia si è fermata per l’ultimo saluto a Stefano Borghes, il 13enne morto cadendo nel pozzo del parco Coronini. Alle 18, sul rettangolo verde dello stadio Bonansea di Straccis, è cominciata la cerimonia funebre.
Almeno un migliaio i goriziani che hanno voluto essere presenti: una affluenza massiccia, pur nel rispetto delle regole del distanziamento anti-Covid. Il campo di Straccis è quello dove Stefano aveva giocato tante volte con la maglia dell’Azzurra, la squadra di calcio del quartiere.

Quella odierna è giornata di lutto cittadino. Sugli edifici pubblici le bandiere sono rimaste a mezz’asta, e molte realtà culturali hanno deciso di rinviare manifestazioni, incontri o festival. Anche il Consiglio comunale, che oggi avrebbe dovuto affrontare la seconda delle due sedute consecutive convocate per questa settimane, si è fermato.

L’Ascom Confcommercio ha invitato tutti a spegnere le luci e la musica delle attività, e ad abbassare le serrande in anticipo, dalle 18 fino alla chiusura. Anche l’Ente regionale per il patrimonio culturale ha partecipato al lutto, tenendo chiuse nella giornata di oggi tutte le sue sedi museali ed espositive, ovvero il Museo della Grande Guerra, il Museo della Moda e Palazzo Attems Petzenstein.
Dalle 14 il feretro è stato esposto nella chiesa del Sacro Cuore dove fino alle 17.30 è proseguito il mesto pellegrinaggio di coloro che hanno voluto portare l'ultimo saluto a Stefano, prima delle esequie.
Riproduzione riservata © Il Piccolo