Gorizia, sgomberati i richiedenti asilo dal Parco della Valletta del Corno

L'operazione è stata voluta dal Comune che, dopo aver emesso l'ordinanza anti-bivacco, ha iniziato a dinfestare l'area provocando l'allontanamento dell'ultima 20ina di profughi accampati. Ma il piano bis ancora manca

Gorizia, sgomberati i migranti dal Parco della Valletta del Corno

Dopo l'annuncio è passato ai fatti il Comune di Gorizia, che già aveva emesso l'ordinanza anti-bivacco per allontanare dal parco della Valletta del Corno i richiedenti asilo che alloggiavano lì da due settimane.

Questa mattina è avvenuto lo sgombero, in concomitanza con la disinfestazione dell'area verde.

Si è trattato di un allontanamento volontario da parte dei migranti cui l'amministrazione ha tolto le condizioni per rimanere nel parco.

«Non è umano lasciarli dormire nel tunnel»

Con l'annuncio della disinfestazione, che implica lo spargimento di sostanze chimiche da non inalare, la maggior parte dei migranti questa mattina se ne era già andata. Due settimane fa erano oltre cento.

Così questa mattina erano soltanto una ventina i profughi che ancora non avevano raccolto le loro cose. Dopo una rapida consultazione all'aperto, se ne sono andati alla spicciolata.

Il problema però è tutt'altro che risolto. L'ordinanza anti-bivacco impedisce di sostare in tutte le altre aree verdi della città e il Comune non ha ancora individuato un'alternativa per accoglierli.

Un segnale forte con cui la giunta Ziberna vuole dimostrare al governo di non essere intenzionato ad accogliere altri richiedenti asilo nel territorio.

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