Gorizia, Sel contraria alla manifestazione del 23 maggio
Quella manifestazione non s’ha da fare. Matteo Negrari, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) appena ha appreso che si stava organizzando un simile appuntamento a Gorizia ha preso carta e penna e ha scritto immediatamente al nostro giornale “con preghiera di massima diffusione”, a sottolineare che l’argomento viene ritenuto di somma importanza per quel partito politico.
«Leggo dal sito nazionale di Casapound dell’organizzazione di un corteo nazionale a Gorizia per il 23 maggio. Tutto ciò in ricordo del centenario dalla dichiarazione di guerra che il Regno d’Italia fece all’Impero austro-ungarico, l’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Come coordinatore provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà ho trovato preoccupante e vergognoso l’annuncio di tale manifestazione».
No, Negrari non le manda a dire e affonda il colpo, sottolineando (questo il senso dell’intervento) che quella manifestazione è meglio che non si svolga. Questo il suo ragionamento: «Questa città, questo territorio, a 100 anni dalla Grande Guerra ma anche a 70 anni dalla fine dell'occupazione nazi-fascista della Seconda Guerra Mondiale, non merita di ospitare un corteo di una formazione fascista, xenofoba e fuori dall'ordinamento costituzionale. Spero che questo sia solo un annuncio del presidente nazionale, Gianluca Iannone, e che la manifestazione non abbia già le autorizzazioni. Altrimenti scriveremo al Prefetto di Gorizia, al Sindaco Romoli per avere informazioni e capire come democraticamente si può dare l'autorizzazione ad un corteo fascista in città».
Conclude Negrari: «L'Italia, il nostro territorio, è fieramente antifascista, repubblicano e aperto all'Europa, basa la sua storia e la propria democrazia dalla lotta partigiana contro la dittatura. Non permetteremo mai, e fin da subito chiamo ad una mobilitazione generale tutte le forze democratiche e progressiste della nostra Provincia e non solo, di svilire la nostra storia macchiandosi di una manifestazione del genere». L’esponente di Sinistra, Ecologia e LIbertà si dichiara sicuro che «troveremo al nostro fianco le Istituzioni, i partiti politici progressisti e non solo, le sigle sindacali e associative, prima tra tutte l'Associazione nazionale partigiani (Anpi), per impedire che tutto ciò accada a Gorizia».
Riproduzione riservata © Il Piccolo