Gorizia, Sel contraria alla manifestazione del 23 maggio

Il "no" al corteo nazionale di Casapound in ricordo dell'entrata in guerra dell'Italia nel 1915
Un corteo di Casapound
Un corteo di Casapound

Quella manifestazione non s’ha da fare. Matteo Negrari, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) appena ha appreso che si stava organizzando un simile appuntamento a Gorizia ha preso carta e penna e ha scritto immediatamente al nostro giornale “con preghiera di massima diffusione”, a sottolineare che l’argomento viene ritenuto di somma importanza per quel partito politico.

«Leggo dal sito nazionale di Casapound dell’organizzazione di un corteo nazionale a Gorizia per il 23 maggio. Tutto ciò in ricordo del centenario dalla dichiarazione di guerra che il Regno d’Italia fece all’Impero austro-ungarico, l’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Come coordinatore provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà ho trovato preoccupante e vergognoso l’annuncio di tale manifestazione».

No, Negrari non le manda a dire e affonda il colpo, sottolineando (questo il senso dell’intervento) che quella manifestazione è meglio che non si svolga. Questo il suo ragionamento: «Questa città, questo territorio, a 100 anni dalla Grande Guerra ma anche a 70 anni dalla fine dell'occupazione nazi-fascista della Seconda Guerra Mondiale, non merita di ospitare un corteo di una formazione fascista, xenofoba e fuori dall'ordinamento costituzionale. Spero che questo sia solo un annuncio del presidente nazionale, Gianluca Iannone, e che la manifestazione non abbia già le autorizzazioni. Altrimenti scriveremo al Prefetto di Gorizia, al Sindaco Romoli per avere informazioni e capire come democraticamente si può dare l'autorizzazione ad un corteo fascista in città».

Conclude Negrari: «L'Italia, il nostro territorio, è fieramente antifascista, repubblicano e aperto all'Europa, basa la sua storia e la propria democrazia dalla lotta partigiana contro la dittatura. Non permetteremo mai, e fin da subito chiamo ad una mobilitazione generale tutte le forze democratiche e progressiste della nostra Provincia e non solo, di svilire la nostra storia macchiandosi di una manifestazione del genere». L’esponente di Sinistra, Ecologia e LIbertà si dichiara sicuro che «troveremo al nostro fianco le Istituzioni, i partiti politici progressisti e non solo, le sigle sindacali e associative, prima tra tutte l'Associazione nazionale partigiani (Anpi), per impedire che tutto ciò accada a Gorizia».

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