Gorizia, sartoria aperta in zona rossa: i vigili impongono multa e chiusura
GORIZA Una multa salata da 400 euro (ridotta a 280 se pagata entro dieci giorni) e, soprattutto, la chiusura obbligatoria di un giorno, imposta dai vigili urbani di Gorizia. La zona rossa e le stringenti disposizioni anti-contagio mietono la prima “vittima”, dopo i casi dei sei bar sparsi fra il centro e la periferia (Lucinico) oggetto di provvedimenti.
A finire nel mirino la sartoria H&S di corso Italia, gestita da artigiani di nazionalità cinese: un’attività molto conosciuta e apprezzata anche per le tariffe low cost. Nonostante le norme parlino chiaro, la bottega lavorava regolarmente e soprattutto effettuava le normali operazioni di vendita che, però, non sono consentite in questo momento. «Ci sono giunte delle segnalazioni da parte di cittadini e abbiamo subito effettuato dei controlli, anche in borghese - spiega Marco Muzzatti, comandante della Polizia locale -. Ed effettivamente quanto ci era stato anticipato si è rivelato vero. Quando gli abbiamo contestato l’infrazione, l’esercente cinese ha spiegato che la sua attività rientrava in un determinato codice Ateco per cui, a sua detta, poteva tenere aperto e svolgere la sua attività senza alcuna limitazione ma, dopo un’attenta verifica, è emerso che quanto affermava non corrispondeva a verità. Avrebbe potuto, sì, lavorare ma consegnando a domicilio l’abito riparato». La giornata di chiusura è già stata osservata.
Ma non è l’unico provvedimento perché, negli ultimi giorni, sono state comminate altre dieci multe: non contemporaneamente, bensì in diverse zone della città. «Si trattava di persone che non indossavano la mascherine o che giravano per la città senza una motivazione urgente e giustificata. Sanzioni sono state comminate anche in occasione di un piccolo assembramento. Stiamo sempre con gli occhi ben aperti», sottolinea Muzzatti. Il quale, allargando lo sguardo, dà un giudizio comunque positivo dei goriziani, «i quali solitamente rispettano le regole e sono ligi, tranne qualche eccezione che, per fortuna, è rara». Vero è anche che rispetto alla prima ondata, oggi il quadro delle eccezioni si è ampliato notevolmente, ovvero ci sono maggiori possibilità di spostamento.
Gorizia, dunque, si conferma città rispettosa delle regole. «Al di là di quanto elencato, non abbiamo riscontrato grosse irregolarità», fa sapere ancora il comandante della Polizia locale di Gorizia. Gli uomini del comando di corte Sant’Ilario stanno producendo il massimo sforzo nell’ambito dei pattugliamenti per il rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus. —
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