Gorizia, sarà l'assessore Bellan a gestire il Bar Museo

Erpac ha affidato il locale per 14 mesi alla “Ifb srls”, la società che ha in concessione anche la vineria di borgo Castello
Bumbaca Gorizia 08.07.2020 Bar Taverna al Museo in Borgo Castello © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08.07.2020 Bar Taverna al Museo in Borgo Castello © Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Alla fine, il Bar Museo ha un nuovo gestore. L’Erpac ha deciso di affidare alla società “Ifb srls”, con sede legale in borgo Castello 3, la concessione di servizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nel locale rimasto tristemente chiuso nell’ultimo decennio. Amministratore unico della Ifb srls risulta essere Arianna Bellan, assessore comunale ai Lavori pubblici e attualmente senza un gruppo politico alle spalle, quindi un assessore che si potrebbe definire «tecnico».

È il secondo locale che Bellan, assieme al suo socio Andrea Girardo, gestisce perché, dall’anno scorso, i due stanno portando un’importante esperienza imprenditoriale ma anche artistica alla vineria “Borgo Castello 3” che dista, peraltro, pochi passi dal Bar Museo. Fra mille pensieri e impellenze (dal cantiere infinito dell’ascensore al Castello ai lavori in Corte Sant’Ilario e piazza San Rocco) non è difficile trovare l’assessore Bellan dietro al bancone.

Sia chiaro: tutto è perfettamente legale e alla luce del sole. Solo che, in città, cominciano già a circolare discorsi relativi all’opportunità di una simile iniziativa visto il rischio di (eventuali) conflitti di interesse per la sua contemporanea funzione di assessore comunale. Ma qual era il meccanismo di affidamento? L’Ente regionale per il patrimonio culturale Fvg (più comunemente conosciuto attraverso l’acronimo Erpac) aveva pubblicato un “Avviso di indagine esplorativa preliminare” per l’affidamento diretto della concessione di servizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande del locale di borgo Castello. La concessione comprendeva e comprende due sale adibite a bar, un disimpegno e i servizi igienici attrezzati, per un totale di poco più di 54 metri quadrati. A cui si aggiungono il locale con bancone, lavabicchieri e macchina del ghiaccio e, soprattutto, un’area esterna di circa 135 metri quadrati: una risorsa importante nel periodo estivo con la necessità di garantire le norme sul distanziamento sociale. Il canone mensile minimo richiesto è davvero concorrenziale. Si tratta di 237,12 euro, a cui si devono aggiungere l’Iva di legge e 101 euro a titolo di rimborso forfettario per le spese di utenze Ega.

Da voci di corridoio, sarebbero giunte sei domande, più una tardiva. E la proposta della società Ifb srls è apparsa come la più rispondente sotto l’aspetto della progettualità e del curriculum. La firma verrà apposta nei prossimi giorni mentre l’apertura è programmata dopo l’allestimento da parte del nuovo gestore.

Da ricordare che elemento cardine era (come recita chiaramente il bando) il progetto culturale, essendo questo non “un” bar, ma “il” bar del Museo e Erpac non un soggetto privato bensì un ente pubblico con l’obbligo della valorizzazione culturale. L’affidamento, in questione, è diretto e, al termine (cioé nel settembre 2021), verrà bandita definitivamente una gara pluriennale e stabile di gestione. —

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