Gorizia, ragazzino cade nel parco di Piuma e si ferisce a testa e gamba: come è avvenuto l'incidente
GORIZIA Un volo di un paio di metri e un grande spavento fortunatamente senza conseguenze particolarmente serie, ieri pomeriggio, per un adolescente goriziano rimasto ferito al capo e ad una gamba in un seguito a una brutta caduta sulle rive dell’Isonzo, nell’area a valle del parco di Piuma.
Erano da poco passate le 17 quando il ragazzino ha perso l’equilibrio mentre giocava assieme ad un amico, con il quale aveva raggiunto il parco che costeggia il fiume in sella alla bicicletta, poi lasciata nel verde per proseguire la piccola escursione. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, i due hanno camminato fino ai margini del parco, dove un sentiero secondario raggiunge con alcuni saliscendi il punto in cui nell’Isonzo confluisce il torrente Groina, subito a valle della traversa che taglia in due le acque del fiume formando una piccola cascata.
Qui si trova anche uno sperone roccioso che, nella parte rivolta verso l’acqua, offre un salto nel vuoto di alcuni metri. Mentre l’amico era passato da un punto più agevole, proprio dal punto più alto dello sperone è scivolato l’altro adolescente, cadendo sulle rocce sottostanti, a pochi passi dall’acqua. Anche per questo motivo, in un primo momento, si era temuto che il ragazzino fosse finito nell’Isonzo, con conseguenze che sarebbero potute essere molto più drammatiche.
Subito comunque l’amico – che non ha assistito direttamente all’incidente, ma ha raccolto le grida di dolore e le richieste di aiuto del compagno di giochi – ha fatto scattare l’allarme, attivando i soccorsi. Per primi sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile di Gorizia, che dopo aver individuato il punto in cui si trovava il ragazzino, impossibilitato ad alzarsi a causa delle ferite, hanno prestato le prime cure e lo hanno tranquillizzato. In seguito sono giunti anche i vigili del fuoco e il personale del 118, che hanno stabilizzato il giovanissimo e lo hanno caricato su una barella per portarlo fino all’ambulanza rimasta all’inizio del sentiero. Proprio le caratteristiche del luogo dell’incidente hanno reso disagevoli le operazioni, anche se le condizioni dell’adolescente, rimasto sempre vigile, fin da subito non hanno destato particolari preoccupazioni.
Hanno potuto così tirare un sospiro di sollievo anche le tante persone, tra studenti, genitori con bimbi al seguito o amanti degli animali a passeggio con i loro cani, che a quell’ora si trovavano nel parco, approfittando di un clima quasi primaverile, e che si sono trovati a seguire con il fiato sospeso l’intervento di forze dell’ordine e sanitari mentre si rincorrevano le voci più disparate sulla natura e gli esiti dell’incidente. In passato la stessa zona era stata teatro di altri episodi simili, e soprattutto lo sbarramento che attraversa l’Isonzo in quel punto rappresenta troppo spesso una pericolosa attrazione per chi è a caccia di fotografie, di avventure o, in estate, di un po’di refrigerio. —
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