Gorizia, pulizie al Parco della Rimembranza, Romoli batte cassa

Il sindaco: «Ingiusto che a pagare siano i cittadini. Una parte dei fondi per l’accoglienza vengano girati al Comune»
La pulizia del Parco della Rimembranza a Gorizia
La pulizia del Parco della Rimembranza a Gorizia

GORIZIA Si sono presentati puntuali anche ieri mattina. Una pattuglia dei vigili urbani. Un mezzo grande e uno più piccolo di Isontina Ambiente con una “squadra” di operatori ecologici al seguito. Nessuna sorpresa: ormai le operazioni-pulizia al Parco della Rimembranza sono state “istituzionalizzate”. Si svolgono e si svolgeranno ogni mercoledì e ogni sabato mattina. A chiederle i tanti cittadini che non sopportano l’idea di vedere il parco trasformato in un enorme dormitorio a cielo aperto con “gabinetti” in mezzo ai cespugli e non lontano dai monumenti.

Già, ma chi paga queste operazioni? Lo Stato? La Regione? «Ovviamente i costi vengono inseriti nel Piano finanziario di Isa», spiega l’assessore comunale all’Ambiente Francesco Del Sordi. Quindi? «Quindi, pagano tutti i cittadini attraverso le bollette della Tari. Non abbiamo alternative. È una decisione obbligata. Se per la pulizia delle rive dell’Isonzo, la spesa viene imputata direttamente al Comune, le cose cambiano per il Parco della Rimembranza: essendo suolo pubblico di proprietà comunale, le spese finiscono nel calderone del Piano finanziario di Isa».

Del Sordi sottolinea subito che tutto ciò è ingiusto. «Dovrebbe essere lo Stato, dovrebbe essere la Regione a sostenere le spese di pulizia del Parco e non i cittadini. Pur non essendo cifre mostruose, se ne vanno comunque in un anno alcune decine di migliaia di euro per questa voce. Presenteremo il conto a chi di dovere. Non possono essere i goriziani a ritrovarsi nelle proprie bollette questi costi...»

Il sindaco Ettore Romoli va oltre e lancia una provocazione che non mancherà di far discutere e di sollevare reazioni. «Per ogni richiedente-asilo vengono stanziati giornalmente 35 euro pro capite destinati all’accoglienza. Ebbene: chiederemo che una parte di questi 35 euro vengano “girati” al Comune di Gorizia che, così, potrà pagare i servizi di pulizia del Parco della Rimembranza, senza imputarli ai cittadini come accade oggi».

Insomma, sarà una provocazione sin che si vuole ma è probabile che questa richiesta verrà formalizzata alla Prefettura. «Non siamo disposti di vedere trasformato il Parco della Rimembranza in un dormitorio e in un immondezzaio: a chiedercelo sono i cittadini che hanno lodato il Comune per la decisione di istituzionalizzare i servizi di pulizia», fa eco l’assessore Del Sordi.

Il bilancio dell’operazione di ieri mattina? Sono stati raccolti dagli operatori di Isontina Ambiente parecchi rifiuti (soprattutto bottiglie e bicchieri di plastica). «Profughi? Ce ne sono sempre di nuovi - osservava ieri uno spazzino -. Qui, il viavai di immigrati è continuo, incessante».

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