Gorizia più sicura, reati in diminuzione
Lo dicono i dati dei carabinieri. Il comandante D’Ambrosio: «Livello di attenzione molto alto»
Quella di Gorizia è una provincia dove la criminalità, organizzata e non, ha sempre minori margini di manovra. È quanto emerge dai dati presentati ieri mattina dall’Arma dei carabinieri, nel corso della tradizionale festa, svoltasi in Castello, per la celebrazione del 193° anniversario della sua fondazione. Tra i risultati messi a segno dalle donne e dagli uomini che indossano la divisa della Benemerita nel periodo tra giugno 2006 e giugno 2007, vanno ricordati i tre chili complessivi di sostanze stupefacenti sequestrati, le 105 persone arrestate, le 216 patenti ritirate e i ben 15 mila servizi esterni: queste però sono solo le voci più eclatanti del bilancio consuntivo che in un anno è caratterizzato da tante altre operazioni.
Di fronte ai reparti schierati sul piazzale Seghizzi, il comandante provinciale, tenente colonnello Stefano D’Ambrosio, poi, ha posto l’accento su alcuni interessanti dati inerenti la situazione relativa alla criminalità sul territorio provinciale. «Nel corso degli ultimi dodici mesi abbiamo registrato una diminuzione dei reati del 12%, con le rapine che sono calate addirittura del 60%, mentre sono stati smascherati tutti i nove casi di estorsione che si sono verificati – ha affermato il comandante D’Ambrosio – per un complessivo innalzamento dell’indice di sicurezza percepita dai cittadini che ci porta a valutare la situazione provinciale, dal punto di vista della sicurezza, come più che soddisfacente». E ha subito rimarcato quasi volesse sgombrare il campo dal minimo dubbio: «Non per questo, però, è prevista una diminuzione dell’attività operativa che resta sempre intensa».
Il controllo del territorio rimane il settore nel quale i carabinieri continuano ad investire la stragrande maggioranza delle loro risorse, di concerto anche con il ruolo di polizia giudiziaria che, anche con la partecipazione di reparti specializzati come i Nas (nuclei anti sofisticazione, operativi nel settore della lotta alle frodi alimentari) e i Noe (nuclei operativi ecologici, impeganti sul versante della tutela ambientale), li vede da sempre impegnati. Grandi sforzi, poi, sono stati profusi nel servizio di polizia di prossimità, che vede impegnati i carabinieri in una funzione ancora più vicina ai cittadini. Alla cerimonia di piazzale Seghizzi, inoltre, è intervenuto anche il colonnello Guido De Masi, comandante del 13° reggimento Friuli Venezia Giulia, una delle punte di diamante di tutta l’Arma, specie per quanto riguarda le operazioni all’estero. De Masi ha posto l’accento sul legame che da molto tempo ormai unisce Gorizia all’Arma dei Carabinieri.
Alla festa dell’Arma, nel corso della quale è stata data lettura dei messaggi di saluto del presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, e del comandante generale dei carabinieri, generale Gianfranco Siazzu, hanno preso parte tutte le principali autorità civili del territorio, oltre che i rappresentanti delle altre forze armate e di polizia; fra questi sono intervenuti il prefetto Roberto De Lorenzo, il neo sindaco Ettore Romoli, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, il questore Emilio Ruocco, e il presidente del Tribunale Matteo Trotta. Prima della cerimonia in Castello, sempre alla presenza delle principali autorità, è stata deposta una corona di fiori al monumento ai caduti nella piazza d’armi della sede del 13° Reggimento in via Trieste.
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