Gorizia parte giovedì ma c’è chi si presenta all’area prelievi nel giorno sbagliato

Tutto pronto per accogliere 486 prenotazioni al San Giovanni di Dio fra cartelli e disposizioni 
Bumbaca Gorizia 13.01.2021 Primi vaccini Covid @Pierluigi Bumbaca fotografo
Bumbaca Gorizia 13.01.2021 Primi vaccini Covid @Pierluigi Bumbaca fotografo

GORIZIA Per ora le vaccinazioni anti Covid degli over 80 sono iniziate a Monfalcone, ma, ovviamente, l’attesa per l’inizio di questa nuova fase della lunga battaglia al coronavirus è grande anche a Gorizia. Dove, all’ospedale San Giovanni di Dio, è già tutto pronto per il via delle operazioni, che da giovedì e fino al termine di questa settimana coinvolgeranno ben 486 persone alle quali saranno inoculate altrettante dosi del vaccino. Tutto pronto al punto che, qualcuno, si è già presentato al centro prelievi dell’ospedale, la sede individuata per le vaccinazioni, seppur per una svista relativa a data e orario sulla convocazione ricevuta. È il signor Felice Munafò, puntualissimo poco dopo le 14.30 di ieri, nel giorno però sbagliato, come ha potuto constatare anche grazie all’aiuto del personale del Cup al quale ha chiesto informazioni.

Poco male, ci vorrà ancora un po’ di attesa, ma lo spirito è quello giusto, come ci confidava lui stesso all’arrivo al centro prelievi. «Io personalmente non ho mai avuto grande paura del Covid, perché ho sempre osservato scrupolosamente le regole, indossando la mascherina, igienizzandomi spesso le mani e mantenendo la giusta distanza dalle altre persone – le sue parole, pronunciate anche in questo caso rigorosamente a un paio di metri dal cronista e dal suo taccuino –. Ora però finalmente arriva il momento del vaccino, che servirà a stare ancor più tranquillo e soprattutto a far stare più tranquilli gli altri, le persone che mi circondano».

Il centro prelievi al piano terra del San Giovanni di Dio così ieri pomeriggio è rimasto ancora deserto e tranquillo, con un’atmosfera di attesa e quiete che, è facile immaginarlo, è molto diversa da quella che sarà da giovedì in poi. Al loro posto ci sono già tutti i cartelli che indicano l’obbligo di attendere all’esterno il proprio turno – chi si deve vaccinare può raggiungere il centro solo all’ora e nel giorno dell’appuntamento, per evitare assembramenti –, e che identificano gli spazi per le iniezioni e quelli per il monitoraggio post vaccino. In molti arriveranno da soli, come il signor Felice, altri, magari, accompagnati da qualche familiare. La luce in fondo al tunnel, un po’ alla volta, per qualcuno sta per iniziare a brillare. —


 

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