Gorizia, Obizzi segnalato in Procura: possibile conflitto d’interessi

GORIZIA Irisacqua ha inoltrato la segnalazione, a firma dell’amministratore unico Gianbattista Graziani, alla Procura, nonchè all’Ordine degli avvocati isontino e al Consiglio distrettuale di disciplina di Trieste. Sono i rilievi dell’Organismo di vigilanza della società nei confronti dell’assessore, avvocato Dario Obizzi, con delega alle Partecipate del Comune di Gorizia (socio di maggioranza relativa dell’azienda). L’assessore ricopre anche il ruolo di presidente del Coordinamento soci composto da 5 enti locali (parallelo all’organo amministrativo aziendale) al quale compete il “controllo analogo” su Irisacqua. L’Odv fa riferimento ad un potenziale conflitto di interessi e all’incompatibilità circa la professionalità forense dell’assessore, ritenendo opportune valutazioni al fine di escludere possibili violazioni rispetto a quanto disposto dal Codice Etico della società. È ora dunque affidata alla Procura la valutazione circa eventuali profili di reato nei confronti dell’assessore. L’Odv chiama in causa il Coordinamento soci presieduto da Obizzi, per «interferenza» nella gestione della società attraverso il “controllo analogo”. Il riferimento è agli ultimi indirizzi operativi disposti che sarebbero «andati oltre l’attività di competenza prevista dalla norma». L’Odv annota poi che l’avvocato è iscritto all’Albo dei professionisti accreditati da Irisacqua, potendo ricevere incarichi dalla società. Constata anche una causa privata assunta dal legale contro Irisacqua. Insomma, elementi per i quali l’Organismo di vigilanza ha inviato all’au Graziani l’esito delle relative verifiche. E Irisacqua ha inoltrato le “carte” in Procura.
L’Odv è un organismo esterno alla società, composto dall’ingegner Fulvio Lorenzon, dal dottor Mauro Verdimonti e dall’avvocato Andrea Pedeferri. La funzione è quella di effettuare controlli ai fini del rispetto dei regolamenti e delle norme di settore della società. Irisacqua è una società in house, con intero capitale sociale detenuto dai Comuni soci. In virtù di questa natura societaria i Comuni esercitano il controllo analogo. A questo punto sarà la Procura ad eseguire le indagini. Sullo sfondo i riflessi politici investendo il sindaco Ziberna e la giunta rispetto alla questione. La vicenda era scaturita con l’invio della relazione da parte dell’Odv all’amministratore unico Graziani, nella quale sono state indicate anche le principali previsioni del Codice Etico della società cui i rilievi fanno riferimento.
Rilievi rinviati al mittente da Obizzi. L’assessore nelle sue controdeduzione osserva che al Codice Etico sono soggetti solo il Cda, l’Au, il direttore generale, i dirigenti, i dipendenti, i collaboratori e i fornitori della società, escludendo pertanto l’operato delle Pubbliche amministrazioni. Ed il potenziale “conflitto di interesse” di conseguenza non potrebbe che riguardare questi soggetti qualora emergessero elementi in tal senso. Il legale parla di rilievi generici che non individuano la specifica violazione del Codice. Fa presente che la valutazione deontologica è preclusiva competenza dell’Ordine professionale. L’assessore evidenzia poi l’«inderogabile trasparenza» quando chiarisce che tutti gli atti e i documenti relativi al controllo analogo sono liberamente consultabili dai soci e dagli organi dei soci, compreso il consiglio comunale. Risale invece ad alcuni anni fa la domanda di iscrizione all’Albo dei professionisti accreditati da Irisacqua, continua, e se l’azienda ritenesse che non vengano rispettati i requisiti, proceda alla cancellazione. Quindi l’«interferenza»: per l’assessore invece è proprio la natura societaria di Irisacqua, in house con l’intero capitale sociale detenuto dai Comuni, a chiamare il socio pubblico ad eseguire controlli e verifiche secondo il codice civile, le norme di settore e del Testo unico delle Partecipate (Tusp). Con poteri che permettono di imporre indirizzi e prescrizioni oltre l’autonomia decisionale del Cda. La delibera “Linee Guida” proposta all’azienda, osserva Obizzi, va recepita mentre ad oggi è disattesa. La causa, infine, è stata assunta per “diritto di difesa” del privato. L’Odv ha confermato e ribadito i rilievi. Graziani intanto ha affermato: «La trasmissione degli atti in Procura è dovuta, ai fini della trasparenza. Quando un organo autonomo come l’Odv protocolla documenti di questo tipo sono tenuto a inoltrarli a chi di dovere. Attendiamo serenamente le decisioni della magistratura».—
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