Gorizia, nuovo intoppo per l’ascensore al Castello

Il sindaco e assessore ai Lavori pubblici Romoli: «Siamo in attesa del nullaosta scritto della Soprintendenza alla variante progettuale. Sono stati persi 5 mesi»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 03.04.2013 Lavori ascensore Castello - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 03.04.2013 Lavori ascensore Castello - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Dell’ascensore al Castello si parla dal... 1998. Quando, cioé, venne redatto il bando di concorso per l’accesso diretto al borgo e per la riqualificazione di piazza Vittoria con i finanziamenti che la Regione aveva messo a disposizione per il millenario.

Sono passati 16 anni e l’impianto di risalita resta un’opera “dimezzata”. Quando saranno completati i lavori? Quando si potranno vedere le tre cabine operative e funzionanti? Sono domande ricorrenti in città, la cui mancata risposta alimenta le leggende metropolitane, le ipotesi, le dietrologie. «In realtà, non c’è alcun mistero perché tutto è alquanto lineare. La situazione sta in questi termini - spiega Ettore Romoli, sindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici -. Come si ricorderà, abbiamo rielaborato il progetto: il percorso del primo impianto di risalita procederà per un tratto “in apogeo”, vale a dire sottoterra in una sorta di breve galleria che, in pratica, consentirà di passare sotto i resti delle mura medievali per poi sbucare all’esterno. Questa soluzione ha ricevuto il nullaosta verbale da parte della Soprintendenza ai beni artistici e architettonici ma stiamo ancora aspettando che arrivi l’autorizzazione finale scritta. Sino ad allora, i lavori non potranno riprendere».

Insomma, un certo ottimismo c’è dopo che la Soprintendenza ha fatto capire di non avere nulla da obiettare rispetto alla proposta di variazione progettuale che gli uffici tecnici comunali avevano predisposto per superare i problemi legati all’imprevisto rinvenimento dei resti della cinta muraria medievale che ha costretto a bloccare i lavori. Ma verba volant, scripta manent e sino a quando non ci sarà un documento che lo attesti millimetricamente, il cantiere non può riprendere quota. «In effetti, questa vicenda sta dilungando i tempi perché tutto quello che potevamo fare è stato fatto e oggi i lavori sono sostanzialmente bloccati, in attesa di quel nullaosta. Mi auguro - le parole di Romoli - che la situazione si sblocchi al più presto». L’amministrazione comunale aveva sempre dichiarato che entro il 2014 si sarebbe potuto raggiungere il Castello a “bordo” dell’ascensore: i termini saranno rispettati? «Francamente, non lo so. Mi auguro di riuscire a recuperare il tempo perduto: abbiamo perso 5 mesi in attesa del “sì” della Soprintendenza. Se non lo completeremo entro il 2014, l’impianto sarà utilizzabile nei primi mesi del 2015 ma preferisco non lanciarmi in previsioni».

Stando all’amministrazione comunale, la variazione progettuale non dovrebbe determinare esborsi superiori rispetto ai preventivi originari e permetterà di salvaguardare i resti delle mura antiche. Da ricordare che nel progetto è prevista poi la realizzazione di due ascensori verticali più piccoli dalla stazione della funicolare fino al punto d’arrivo finale del “sistema di risalita” ovvero il bastione del castello.

Oggi il guscio in cemento armato della stazione Vittoria, punto di partenza dell’ascensore è bell’e pronto. Per realizzarlo, lo ricordiamo, era stato necessario prima scavare 6 metri sotto il livello della strada, poi ricostruire tutto intorno. Per mettere in sicurezza la collina erano stati piantati dei pali per una profondità di 10 metri. La cabina, quando l’ascensore sarà attivo, nel primo tratto si muoverà lungo un percorso con un’inclinazione del 75%. Nel secondo tratto, questo diventerà del 45%. Non è un caso che gli operai abbiano lavorato utilizzando attrezzatura d’alpinismo.

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