Gorizia, mutui-casa ancora in calo: -5,1% nel 2013

Mutui-casa sempre più giù. Le famiglie, alle prese con entrate sempre più scarne, sono costrette a centellinare il ricorso ai prestiti per costruire o acquistare una casa: ci pensano su non una ma dieci, cento, mille volte prima di fare il “grande passo” e impegnarsi per i prossimi venti o trent’anni con rate che rischiano di diventare sempre più onerose.
Richieste
in calo
A evidenziare queste dinamiche di mercato sono sia gli Istituti bancari con sede in città sia le agenzie immobiliari, oltre all’ultima edizione del barometro Crif che analizza l’andamento delle domande di mutui e prestiti su scala provinciale. Ebbene, secondo tali statistiche, la provincia di Gorizia è quella che sta peggio, avendo registrato nel 2013 una contrazione di richieste di mutui del 5,1% contro il -1,2% di Pordenone e lo 0,9% di Trieste e Udine. L’Isontino, inoltre, registra un calo che si pone ben al di sopra della media regionale, attestatasi sul -1,5 per cento, e superiore anche alla media nazionale (-3,6%), come si può apprezzare dal grafico pubblicato a corredo di quest’articolo. Il mercato della casa, dunque, stenta a decollare.
E va detto che c’è stato, paradossalmente, anche un recupero perché nel primo trimestre del 2013 (ad attestarlo era stata direttamente la Banca d’Italia) il decremento era stato addirittura del 19%. Uno degli effetti della stretta dei mutui è la progressiva diminuzione degli importi finanziati: se prima della crisi si arrivava spesso al 100 per cento del valore dell’immobile e anche alla copertura delle spese accessorie (notaio, agenzia, arredamenti), adesso non si supera l’80%. Durante il 2013 il mercato dei mutui alla famiglia ha privilegiato l’accesso al credito a mutuatari di età media (35-45 anni) in cerca della prima casa. La domanda di credito segue sia l’andamento del mercato del lavoro nelle sue componenti quali occupazione e reddito nonché il clima di fiducia delle famiglie.
Famiglie
caute e prudenti
C’è un altro aspetto importante. L’atteggiamento estremamente cauto e prudente delle famiglie goriziane trova riscontro anche nell’importo medio richiesto che è il più basso, ancora una volta, dell’intero Friuli Venezia Giulia: 101.016 euro contro i 103.355 richiesti a Trieste, i 104.959 di Pordenone e i 105.156 euro di Udine. A livello nazionale, dall’ultima edizione del barometro Crif, che analizza l’andamento delle domande di mutui e prestiti contribuite dagli istituti di credito in Eurisc (il sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie), emerge che il numero di richieste di mutui nell’arco dell’intero 2013 ha fatto registrare invece una contrazione del -3,6%.
Il parere
degli immobiliaristi
«Va tenuto conto - osservò a suo tempo Fabio Faragona nell’introduzione all’Osservatorio del mercato immobiliare redatto dalla Fimaa-Confcommercio - che i vari istituti bancari non erogano più alcun mutuo per libera scelta, dato che possono investire il denaro in titoli di stato, meno rischiosi, dicono loro, di un finanziamento immobiliare, e più redditizi. O ci si rivolge ad un target alto e di nicchia del mercato che obiettivamente non conosce crisi o ci si rivolge alla crescente domanda di residenze più o meno recenti se non nuove, ma di tipo economico».
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