Gorizia, make up da 1,2 milioni al palazzo municipale
Quattro novità “vere” di cui la ciliegina sulla torta è il rifacimento della facciata del palazzo municipale e la ristrutturazione dell’ala (oggi inagibile) che si affaccia su via Mazzini e che ospiterà altri uffici e sportelli municipali.
Non mancano le sorprese leggendo e analizzando il Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Gorizia che è stato appena approvato dalla Giunta comunale in attesa del passaggio decisivo e definitivo in consiglio. L’amministrazione comunale, dicevamo, spenderà 1,2 milioni per il palazzo municipale. «La facciata verrà completamente rifatta e sostituiremo anche gli infissi. Il progetto prevede contestualmente la ristrutturazione dell’edificio di via Mazzini 17», spiega Ettore Romoli, sindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici. Il Comune acquistò l’ala negli anni Settanta al fine di ampliare le superfici destinate ai propri uffici. È stato anche creato un collegamento interno al palazzo stesso e, per diversi decenni, ha ospitato diversi uffici comunali. «Negli anni 80 - si legge nella scheda di intervento - è stato sottoposto ad un pesante intervento di ristrutturazione alla soffitta e altri modesti interventi sono stati eseguiti successivamente. Ma con il passare degli anni, l’edificio ha subìto un notevole degrado dovuto alle precarie condizioni di conservazione e di vetustà e gli uffici sono stati trasferiti in luoghi più consoni ed in migliori condizioni di sicurezza. Nel 2013 sono state eseguite delle verifiche statiche che hanno determinato l’inagibilità dello stabile». Ora si volta pagina. L’intervento sullo stabile di via Mazzini prevede che le diverse fasi della progettazione potranno venir effettuate nel 2014 e l’esecuzione dei lavori nel 2015.
Settecentocinquantamila euro saranno invece destinati alla sistemazione dell’Istituto Lenassi, il complesso edilizio, posto al centro della città che è destinato ad ospitare quasi tutte le attività dell’amministrazione nei confronti dei giovani. L’edificio è inoltre situato al centro di un parco dotato di attrezzature sportive e quindi perfettamente adatto alle funzioni assegnate. «Lo stabile - spiega Romoli - versava, però, in assolute precarie condizioni di manutenzione tanto che l’amministrazione ha già eseguito più interventi provvedendo così a tutti gli adeguamenti impiantistici igienico sanitari e funzionali nonché all’eliminazione delle barriere architettoniche. Rimane ora da completare la manutenzione straordinaria con gli interventi relativi alle strutture portanti, alla copertura, alle facciate, ai serramenti ed alle finiture generali degli interventi già completati, nonché un intervento complessivo e generale sulla palestra».
La terza novità riguarda il Tribunale per il quale c’è uno stanziamento di 500mila euro. Il complesso edilizio dovrà essere sottoposto a diversi interventi quali: adeguamento antincendio, impiantistico, tecnologico, barriere architettoniche, manutenzione facciate. Considerata la particolare destinazione funzionale insediata del complesso edilizio, che accoglie quotidianamente un alto numero di fruitori ed addetti, quale prima fase si privilegerà l’intervento di predisposizione del progetto preliminare generale aggiornato relativo al “Progetto sicurezza VV.F.”, ai fini di ottenere il “Parere di esame progetto” da parte dei vigili del fuoco. Proseguendo, ci sono i 250mila euro indirizzati all’edilizia scolastica: nella fattispecie alla scuola media Mascagni e all’ampliamento dell’area esterna con realizzazione di attrezzature per l’attività sportiva scolastica.
Last but not least, corso Italia. «Stiamo ragionando su un’eventualità: se dovessimo contrarre un mutuo, avremmo a disposizione 3,5 milioni che ci permetterebbero di completare i lavori sino al Parco della Rimembranza. Se invece andiamo ad utilizzare un parte del tesoretto Iris senza accendere un mutuo, abbiamo a disposizione 7,8 milioni. Stiamo approfondendo quest’ultima ipotesi che ci permetterebbe di completare i lavori lungo Corso Italia nella sua interezza, sino alla stazione ferroviaria», spiega Romoli.
Oggi, la condizione della pavimentazione dei vecchi marciapiedi del Corso risalenti agli anni 60 presenta molteplici situazioni di degrado e quella dei controviali in asfalto denota un elevato degrado superficiale. L’intervento è finalizzato alla sistemazione di Corso Italia per estendere e completare il programma generale di intervento di riqualificazione delle vie e delle piazze del centro storico che ad oggi è in avanzato stato di attuazione.
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