Gorizia, l’esordio di Cagliari nella Giunta Ziberna bis: «Vedo una squadra pronta e determinata»

Da presidente del Consiglio a assessore con un pacchetto di 6 deleghe: «Chiediamo di poter essere valutati a fine mandato, non già adesso»

Francesco Fain
Luca Cagliari
Luca Cagliari

GORIZIA Il pelo nello stomaco, ormai, ce l’ha. Perché si è ritrovato, nello scorso mandato, a soli 27 anni, a fare il presidente del Consiglio comunale. E non parliamo di un’assemblea pacifica, gestibile, composta da vecchi “amiconi”, parliamo di un consesso particolarmente rissoso e agitato viste le intemperanze di tanti consiglieri e visto un centrodestra con diversi problemi di “tenuta”, almeno nel recente passato. Insomma, ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per cercare di disciplinare chi è nato indisciplinato.

Oggi, Luca Cagliari è entrato a far parte della Giunta dopo esser passato dalle fila dell’Unione di centro (Udc) alla Lega. Gli sono stati affidati i referati alle attività produttive (industria, artigianato, agricoltura), alla transizione energetica, alle politiche del lavoro, alla promozione turistica, ai rapporti con le città gemellate e allo sviluppo delle strutture ricettive e commerciali per la Capitale europea della cultura 2025. Un discreto pacchetto di deleghe (sei in totale) che, ad un prima lettura, paiono scollegate una dall’altra ma il sindaco Ziberna ha già spiegato che bisognerà lavorare nell’ottica di uno staff, in cui tutti sappiano fare tutto e in cui si lavori gomito a gomito.

Da presidente del Consiglio a assessore comunale. Cagliari, è stato un bel salto. Quali le sue aspettative?

Indubbiamente è un bel salto ma anche una grande soddisfazione. Oltre agli elettori, il partito e il sindaco hanno riposto la loro fiducia in me e questo non può che riempirmi d’orgoglio. Durante i dieci anni di esperienza all’interno del Consiglio comunale, gli ultimi cinque da presidente, ho avuto modo di osservare e imparare. È stato un lungo cammino di crescita e formazione personale e, ora, ho la possibilità di mettere in pratica tutto ciò che fa parte del mio bagaglio per un obbiettivo unico: lo sviluppo della città.

Fra i suoi refetati, quali ritiene siano i più impegnativi?

Non faccio una classifica perché li ritengo tutti referati impegnativi oltreché estremamente importanti. In vista della Capitale europea della cultura, le deleghe alla promozione turistica, agli eventi e allo sviluppo delle strutture ricettive e commerciali, riguardano temi che saranno il “motore” della città. Ma anche le attività produttive e le politiche del lavoro sono temi fondamentali per la crescita. È indispensabile proseguire con i programmi avviati durante il precedente mandato e costruire ulteriori progetti, considerate le grandi potenzialità di sviluppo che Gorizia offre.

Il sindaco ha insistito più volte sull’importanza del lavoro di squadra. È pronto a lavorare in staff con i colleghi?

Assolutamente si! Per chi mi conosce, sa bene che sono portato per il lavoro di squadra. Condividere, ascoltare, imparare e mettere in pratica. C’è l’assoluta necessità di collaborare per raggiungere risultati concreti, senza paura di essere messi in secondo piano. Non bisogna dimenticare però, che è fondamentale seguire le linee politiche del partito, e la Lega ha contributo a scrivere il programma della coalizione che ha sostenuto il sindaco vincente.

Come vede la squadra amministrativa? Intendo dire: è una buona Giunta quella “disegnata” dal sindaco?

Vedo una squadra pronta e determinata, composta da persone con diverse esperienze e competenze, ma tutte pronte a lavorare per raggiungere risultati concreti per Gorizia. Non mi piacciono le critiche, soprattutto quelle a prescindere da tutto. Condivido il pensiero del sindaco: ci valuteranno a fine mandato.

Alcuni dei partecipanti al concorso Seghizzi alloggiano a Nova Gorica perché non ci sono abbastanza posti-letto a Gorizia. È un problema in ottica Capitale europea della cultura...

Sono stato informato in merito. Allo stato attuale Gorizia consta di poco più di 60 strutture ricettive, di diversa tipologia, per un totale di circa 800 posti-letto. Tra non molto ne apriranno altre e in ottica Capitale 2025 sicuramente ci saranno ulteriori investimenti relativi alla ricettività. Gorizia e i territori circostanti, con cui facciamo rete, oggi hanno grande attrattività e ne è dimostrazione il fatto che, spesso, le strutture sono sold out. Questi sono, senza dubbio, aspetti positivi. Si tratta di rimboccarci tutte le maniche e lo stiamo facendo con determinazione e la giusta convinzione.

Sarà necessario, per lei, avere un rapporto diretto con il consigliere delegato Alessio Zorzenon di Fratelli d’Italia, visto che lei detiene la competenza alle attività produttive e lui quella al commercio. Il dialogo sarà costante?

Certamente. Abbiamo già avuto un primo confronto informale. Il consigliere Zorzenon è una persona esperta e corretta, ci conosciamo da molti anni, abbiamo lavorato 10 anni insieme nelle medesime maggioranze in Consiglio comunale e siamo entrambi commercianti: di conseguenza conosciamo bene il tessuto commerciale cittadino e i relativi problemi. Non vedo ostacoli, anzi solo risvolti positivi.

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