Gorizia, le ecopiazzole costano 400mila euro
Ma quanto costano le isole ecologiche? 400mila euro. A “svelarlo” è l’assessore all’Ambiente, Francesco Del Sordi, spiegando le motivazioni che hanno spinto il Comune a cercare di razionalizzare ulteriormente i costi per la raccolta dei rifiuti.
«L’idea di ridimensionare il numero delle isole ecologiche non è nata per rimpinguare le casse comunali, in nome della cosiddetta spending review, bensì per far risparmiare direttamente le famiglie, sulle bollette delle quali si scarica completamente il costo delle ecopiazzole. Prima di tutto va chiarito il fatto che il sistema delle isole ecologiche costa complessivamente oltre 400mila euro, ovvero 250mila per la loro gestione e altri 150mila per gli incentivi alle famiglie: soldi che vengono pagati da tutti i cittadini goriziani direttamente in bolletta - riferisce Del Sordi -, sulla quale incide, per oltre il 5%. Fossimo amministratori irresponsabili potremmo fregarcene e lasciare le cose come stanno, tanto paga Pantalone ma la situazione attuale, con tante famiglie che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, sommerse da tasse e balzelli che arrivano continuamente dal governo nazionale, impone doverosamente una ricerca di interventi che possano, in qualche modo, alleggerire il peso dei costi dei servizi per i cittadini, ove possibile».
Ciò anche alla luce di un’altra botta che arriverà a breve, ovvero la Tares «che, com’è risaputo, prevede un ulteriore balzello di 30 centesimi al metro quadrato, come minimo, per l’80% della superficie calpestabile di case e esercizi commerciali: soldi che andranno direttamente a Roma. Abbiamo ipotizzato una possibile chiusura dell’isola ecologica di Straccis solo ed esclusivamente per cercare di alleggerire le bollette dei cittadini, considerando, peraltro, che ne rimarrebbero aperte altre due e, come ho già detto più volte, esiste il servizio “porta a porta”, come in tutto il resto dell’Isontino, dove, va ricordato, non ci sono altre realtà con isole ecologiche, presenti solo a Gorizia. La decisione sull’isola ecologica di Straccis, in ogni caso, non è stata ancora presa e stiamo facendo il punto della situazione sull’intero sistema della raccolta di rifiuti, anche alla luce degli ulteriori dati che stanno arrivando sulla Tares. La situazione, dunque, non è com’è stata dipinta in questi giorni da chi utilizza ogni cosa per aprire polemiche e dare informazioni parziali e strumentali, fregandosene degli interessi dei cittadini ma pensando solo a possibili vantaggi elettorali. Noi intendiamo confrontarci con chiunque abbia a cuore l’abbattimento dei costi dei servizi alle famiglie, a patto che ci sia onestà intellettuale e voglia concreta di affrontare i problemi sul tappeto».
(fra.fa.)
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