Gorizia, l'Azione Cattolica festeggia i suoi primi 100 anni
GORIZIA. L’Azione Cattolica di Gorizia già pensa ai festeggiamenti del primo secolo di vita, che cadrà l’anno prossimo. In particolare ha in programma il riordino dei suoi archivi che, dal 1922 ad oggi, raccolgono la storia dell’associazione: si va quindi dal periodo della fondazione e delle prime attività che il sodalizio ha realizzato in epoca fascista, fino alle iniziative organizzate in collaborazione con i Comitati Civici nel secondo dopoguerra; non mancano poi materiali e documenti vari che costituiscono testimonianze di tempi più recenti.
Tale intervento è peraltro già iniziato grazie all’opera di Luca Olivo che, dopo aver lavorato come archivista per numerose amministrazioni pubbliche, si è anche occupato del riordino dell’archivio storico dell’Azione Cattolica di Udine.
Già negli anni Ottanta e Novanta la sezione cittadina del sodalizio aveva provveduto a una sistemazione degli archivi, grazie a Candido Colautti, Nino Fragiacomo ed Emanuele Pensabene, ma, da allora, si è impegnata a portare a termine altri progetti, arricchendo la propria storia: in vista dell’importante traguardo, quindi, l’Azione Cattolica desidera mostrare alla cittadinanza più ampia quanto in un secolo ha compiuto.
Entro il 2021 l’intento è anche quello di realizzare una pubblicazione per raccontare il lavoro, in favore dell’associazione, svolto in questo secolo di attività da una decina di donne. Quindi, per l’anno prossimo è in calendario un altro testo legato al suo primo secolo di presenza nel territorio.
Al vertice del sodalizio, dal febbraio 2020, c’è il gradiscano Paolo Cappelli. «Siamo un’associazione di laici cristiani e proponiamo percorsi di formazione umana e cristiana per tutti. A tal proposito, i contatti con l’arcivescovo Carlo Redaelli sono costanti», così sintetizza Cappelli l’attività del sodalizio. Gli ultimi suoi predecessori sono stati Luisa Giusti, Alberto Landri, Graziano Pecol e Michele Bressan. La sede dell’Azione Cattolica Gorizia è in via del Seminario, negli ambienti a lungo occupati dal liceo linguistico europeo “Paolino d’Aquileia”. Al momento, i suoi iscritti sono circa 600: va precisato che il territorio di riferimento del sodalizio è quello della Diocesi e che la sua attività si inserisce in quella dell’Azione Cattolica Italiana.
La responsabile dell’archivio è Barbara Spanedda e il suo progetto di riordino e lo stato attuale dei lavori è stato presentato nei giorni scorsi in un incontro rigorosamente online che ha visto la partecipazione, oltre che degli stessi Cappelli, Olivo e Spanedda, anche di Liliana Ferrari, già docente all’università di Trieste ed ex presidente dell’Istituto di Storia sociale e religiosa di Gorizia, che ha tratteggiato i momenti salienti della storia dell’Azione Cattolica nazionale. nell’occasione sono anche intervenuti Cristiano Meneghel, che si è laureato in storia contemporanea con una tesi dal titolo “L’Azione Cattolica di Gorizia nel dopoguerra – Il caso di Gorizia”, ed Ernesto Preziosi, presidente del Centro Ricerche e studi storici e sociali nonché componente del Movimento cattolico Paolo VI. —
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