Gorizia, la ferrovia Transalpina compie 110 anni
GORIZIA Tra pochi giorni ricorrerà il 110° anniversario dell’inaugurazione della Ferrovia Transalpina avvenuta il 19 luglio 1906. A ricordare questa importante (e, purtroppo, poco nota) ricorrenza è l’avvocato Alessandro Puhali, esperto di cose ferroviarie e componente dell’assemblea del GectGo.
«Mentre sono in corso diverse iniziative per rivitalizzare il nodo ferroviario di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba, di cui la Transalpina è una delle infrastrutture fondamentali, la storica linea si appresta a vivere mesi di intensa attività in campo turistico che porteranno sicuri benefici anche a Gorizia», sottolinea Puhali.
Che rileva, innanzitutto, come «gli sforzi portati avanti da anni per fare della ferrovia Transalpina uno dei punti di forza dell’offerta turistica del Goriziano storico abbiano trovato di recente una clamorosa conferma».
In cosa consiste? «La “Lonely Planet”, la più grande casa editrice di guide turistiche al mondo da alcuni anni attivissima anche nell’informazione turistica digitale, ha postato sul proprio sito nel maggio di quest’anno un articolo di Tom Hall (https://www.lonelyplanet.com/travel tips and articles/station to station the best train journeys youve never heard of) dedicato a dieci opportunità - a livello mondiale - di viaggi in ferrovia, utilizzando linee poco note, ma di incredibile rilevanza turistica. La prima citata è la Transalpina (tratta Nova Gorica-Jesenice), con specifico richiamo all’opportunità di visitare nell’occasione la storica città di Gorizia».
Una formidabile pubblicità per una risorsa turistica che andrebbe ulteriormente valorizzata: non si è compiuto, infatti, l’auspicato salto di qualità per addivenire all’utilizzo intensivo del «corridoio turistico» ferroviario e favorire un consistente afflusso di turisti nel Goriziano con gli inerenti benefici economici.
La stazione, voluta dal governo di Vienna a fini militari come seconda via per Trieste, al fine di collegare direttamente il Litorale con l’Austria, senza passare per Udine, rappresentava il secondo scalo ferroviario della città dopo la cosiddetta “Meridionale”, attuale stazione centrale di Gorizia, realizzata nella seconda metà dell’Ottocento.
La tratta della Transalpina collegava direttamente il Litorale con l’Austria. Era stata voluta dal governo di Vienna per scopi militari come “seconda via per Trieste”, così da munirsi di una linea di comunicazione ferroviaria diretta con le province meridionali dell’Impero Austro-Ungarico evitando di passare per Udine.
Attualmente, pur possedendo grande suggestione paesaggistica, la Transalpina è una linea secondaria non elettrificata a binario unico che congiunge la Valle dell’Isonzo e le Alpi Giulie a Sesana e Jesenice, da cui si prosegue verso l’Austria.
Da alcuni anni è stato predisposto un programma di uscite con treni storici a vapore per portare i turisti da Gorizia al lago di Bled.
Davanti all’imponente edificio della stazione si sviluppa un ampio piazzale impreziosito da mosaico realizzato dal triestino Franco Vecchiet in occasione dell’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea. Il mosaico rappresenta metaforicamente ed in modo poetico l’esplosione del cippo che segnava, fino a qualche anno fa, il confine tra Gorizia e Nova Gorica. Quest’opera vuole testimoniare l’integrazione europea.
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