Gorizia, il generale Edone a 104 anni pronto a salire sul palco

Quando c’è il sole va ancora a passeggiare a Barcola. Fu prigioniero dei tedeschi nel campo di Deblin Irena
L’ultracentenario Edone Krosel con una bella “alpina”
L’ultracentenario Edone Krosel con una bella “alpina”

GORIZIA Triestino di nascita, alpino nel cuore: il generale Egone Krosel il 12 ottobre compirà 104 anni e Gorizia è stata la sua prima destinazione da ufficiale. Per questo le penne nere dell’Ana domenica, in occasione della sfilata del raduno Triveneto, lo attendono sul palco d’onore.

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Il centro storico di Gorizia è già pieno di vessilli tricolori (foto Bumbaca)

Dopo essere stato chiamato alle armi nel 1933 e aver terminato il corso Auc alla Scuola allievi ufficiali Artiglieria da montagna di Brà, venne assegnato con il grado di sottotenente di complemento del 3° Reggimento Divisione Julia al Gruppo Belluno di Gorizia.

La sua storia è stata raccontata da Dario Burresi su “L’alpin de Trieste”. Nonostante debba utilizzare un bastone da passeggio, Krosel mantiene un portamento eretto e severo. Il suo sguardo fiero e penetrante non passa inosservato. Baffi e pizzo sono ben curati, il volto è magro, segnato dal sole e da una vita austera e laboriosa. Incute autorità e rispetto. Come tutti coloro che la guerra l’hanno vissuta per davvero, non ama ricordarla. Nelle tipiede giornate di sole è facile vederlo passeggiare a Barcola in compagnia di un giovane uomo di colore che lo assiste.

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Bumbaca Gorizia 13_06_2016 Preparativi per Alpini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Finito il servizio militare aveva deciso di mettere “firma” e nel gennaio 1936, promosso tenente, fu prima trasferito con tutto il Gruppo Belluno alla neonata Divisione Pusteria, poi fu inviato in Eritrea, dove ebbe il battesimo del fuoco nella conquista dell’Etiopia. Rientrato in Italia, nel maggio 1939 ottenne il congedo. Ma il periodo civile durò molto poco.

Nell’agosto di quello stesso anno venne richiamato in servizio. Fu nuovamente assegnato al 3° Reggimento Artiglieria Alpina di Gorizia. Rimase però poco anche in città. Con la Seconda guerra mondiale, nel giugno 1940, partecipò prima alla conquista della Savoia, al comando della Batteria 39, poi venne mandato in Grecia. Sbarcò a Durazzo il 22 gennaio 1941 inquadrato nel 6° Reggimento Artiglieria Alpina, Gruppo Valle Isonzo, e nell’aprile del 1943 venne trasferito all’Artiglieria Divisionale, 56° Reggimento.

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Travolto dall’8 settembre, tre giorni, dopo fu catturato dai tedeschi e inviato in Polonia dove nel campo di prigionia di Deblin Irena conobbe Giovannino Guareschi. Dopo la guerra, riprese la carriera militare con vari incarichi. Fu a Udine, a Trento, a Trieste, a Tarvisio, a Redipuglia, a Brescia e a Codroipo dove rimase fino al 1971 quando venne congedato per raggiunti limiti di età.

Nel corso della sua lunga carriera militare gli sono state conferite una Medaglia commemorativa della Guerra di Etiopia, quattro Croci al Merito di Guerra per la Guerra in Etiopia e quella in Grecia-Albania ed il Cavalierato dell’Ordine della Corona d’Italia. Malgrado tutte queste vicissitudini e l’età non più verde, il generale Edone domenica non vuole mancare per nessun motivo al mondo al raduno goriziano.

Non c’è malanno che tenga, è a acsa che aspetta il grande momento, l’abbraccio con le sue penne nere. Lo porteranno in auto alcuni amici alpini e familiari e potrà così orgogliosamente salire sul palco. Per ’un’altra volta con un’emozione che anno dopo anno si fa sempre più intensa.

Sarà una delle icone di questa adunata triveneta, c’è da scommetterci.

 

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