Gorizia, il 40% del bilancio comunale all’assistenza
Oltre sette milioni di euro e una fetta a dir poco consistente del bilancio comunale, più del 40%. È quanto il Comune di Gorizia ha investito nel 2013 nell'assistenza, dando sostegno a vario titolo a circa 5mila persone. Le cifre, per il 2013, non possono ancora essere definitive (un bilancio complessivo deve ancora essere fatto), ma sono significative. L'impegno complessivo nel welfare comunale ammonta a 7milioni 81mila e 300 euro. Un dato che va a sommarsi a quanto il Comune eroga nel corso dell'anno sul territorio come punto di riferimento dell'Ambito Alto Isontino, per i 16 altri paesi che ne fanno parte: poco meno di 9milioni 106mila euro, contro i circa 8milioni e mezzo del 2012.
Assistenza
Tornando alle cifre relative solamente al Comune di Gorizia, di quei sette milioni e passa di euro del bilancio Welfare vanno citati i 3.300.000 euro per gli interventi di assistenza vari, quali le quote destinate alle case di riposo (Culot esclusa): dai 513mila euro per i Fatebenefratelli ai 65mila euro di Sereni Orizzonti. In totale alle case di riposo vanno 627mila euro. Quasi 150mila euro (142mila per la precisione) servono poi per i minori stranieri non accompagnati, e altri duecentomila euro vengono erogati per sussidi continuativi o straordinari a persone in difficoltà. Ancora, poco meno di mezzo milione (491.147 euro) vanno ad abbattere i canoni di locazione per le famiglie indigenti, e 327mila euro sono la quota di Gorizia nel consorzio Cisi. C'è poi lo strumento della Carta Famiglia, al quale il Comune contribuisce con 246.721 euro.
Anziani e bambini
S'è detto delle case di riposo, e mancava la voce relativa a quella comunale, la Angelo Culot: in questo caso sono stati impiegati nel 2013 circa 1,8 milioni di euro, poco meno di 300mila in meno rispetto al 2012, per il contestuale calo del numero degli ospiti. E restando in tema di iniziative per gli anziani e le persone disagiate, spiccano i circa 634mila euro impegnati nel 2013 per le attività del centro Polivalente, e dei centri per anziani Faidutti e Campagnuzza. Attraverso i servizi educativi sono stati impegnati per i centri estivi comunali, il doposcuola, la ludoteca ed il centro bambini e famiglie oltre 145mila euro, mentre gli interventi più rilevanti per gli asili nido comunali nel 2013 sono stati investiti 1 milione 202mila e 300 euro.
Criticità
«Abbiamo una percentuale di risorse investite nel welfare e nell'assistenza superiore a molti se non tutti gli altri comuni della regione – sottolinea l'assessore Silvana Romano -, e nonostante questo non sempre è facile dare risposta a tutte le richieste di aiuto che ci arrivano. Oggi il problema vero è sempre più la mancanza di lavoro, e la categoria più a rischio è quella degli adulti stranieri dai 40 ai 65 anni, che non possono contare nemmeno su una famiglia alle spalle che li supporti nella difficoltà». Un dato su tutti, in tal senso: delle 388 domande di abbattimento dei canoni di locazione arrivate nel 2013, ben 168, ovvero il 43%, è giunta da stranieri.
Marco Bisiach
Riproduzione riservata © Il Piccolo