Gorizia: Forza Italia, ufficializzata la candidatura di Ziberna
GORIZIA Nel giorno del “no”, Ziberna dice “sì”. Ieri sera, a Trieste, si svolgeva la manifestazione di chiusura della campagna referendaria per il “no”: presenti, fra gli altri, Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia oltre a Sandra Savino e a Riccardo Riccardi. Ed è stato quest’ultimo a presentare Rodolfo Ziberna, consigliere regionale azzurro, come «candidato sindaco di Gorizia per Forza Italia».
Ovviamente, si è dovuto limitare a Fi perché dovranno essere le altre segreterie a manifestare il gradimento dell’intero centrodestra verso il suo nome. Ma è difficile (francamente) immaginare che ci saranno dei colpi di scena perché si tratta di una candidatura forte, forse la più forte in questo momento che poteva mettere in campo il centrodestra.
Certo, l’investitura è stata alquanto irrituale. È avvenuta lontano da “casa” (a Trieste) e nel bel mezzo di una cerimonia conclusiva della campagna referendaria. Lo stesso Ziberna, raggiunto telefonicamente, si è dichiarato «stupito».
Neppure lui se l’aspettava che Riccardi e il partito ufficializzassero la candidatura prima di Natale. Infatti, pareva che tutto fosse destinato a scivolare a gennaio: così per la suspance ma anche per non dare riferimenti all’avversario (il Partito democratico in primis).
Ma restiamo aderenti alla cronaca. Ieri sera, Forza Italia ha chiuso con una vera e propria cerimonia la campagna referendaria per il no all’hotel NH. E ha mobilitato pure Renato Brunetta. Ed è stato quando ha preso la parola Riccardi che è arrivata l’ufficializzazione: l’uomo giusto è Ziberna.
«Riccardi - conferma il diretto interessato - ha affermato che il candidato di Forza Italia sarò io. Chiaramente non poteva parlare per tutta la coalizione. Infatti - continua Rodolfo Ziberna -, dopo l’Epifania, i coordinatori provinciali si ritroveranno e individueranno alcune tematiche importanti per la città, trovando gli elementi di convergenza e cercando la sintesi. Fatto questo, indicheranno collegialmente il nome del candidato della coalizione».
Ma il fatto che Forza Italia abbia già scelto il suo nome? «Chiaramente - spiega Ziberna -, sono lusingato e stupito perché non me l’aspettavo proprio che l’ufficializzazione arrivasse a Trieste, in questa occasione. Fare il consigliere regionale, comunque, mi piaceva parecchio perché ho sempre interpretato il mio ruolo in maniera totalizzante. È anche vero che fare il sindaco è un’ulteriore sfida perché significa mettersi a disposizione della collettività».
Ziberna fa anche un altro ragionamento. «Se il partito dice che è necessario che io candidi, io lo faccio. Penso che chiunque, nella mia situazione, avrebbe risposto “presente”». Ora, sarà importante capire quali saranno le contromosse del centrosinistra che si sta presentando piuttosto frastagliato in vista delle elezioni comunali del 2017.
Sono ormai ufficiali (e non ci sono segni di “passi indietro”) le candidature degli ormai ex assessori comunali Mara Cernic e Federico Portelli. E in molti attendono che Roberto Collini, ex giornalista Rai, batta un colpo. Ziberna, sicuramente, non è nè un politico nè un amministratore di primo pelo. In questi anni ha dimostrato grande versatilità.
Dal 2013 è consigliere regionale e si è trasformato in un “pungolo” per l’amministrazione Serracchiani, inondandola di interrogazioni e di interpellanze. Prima di salire in Regione, Ziberna è stato assessore comunale alla Cultura con Romoli sindaco e ancor prima ha guidato il Consorzio per lo sviluppo universitario. Andando a ritroso, è stato consigliere comunale d’opposizione con Brancati sindaco e - ancor prima - assessore con Scarano e Tuzzi.
«Romoli - conclude il candidato sindaco di Forza Italia -, in tutti questi anni, è riuscito a mettere in sicurezza la città. Chiunque farà il sindaco dopo di lui potrà andare oltre: il lavoro più urgente è stato fatto e dobbiamo ringraziare di questo l’attuale primo cittadino».
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