Gorizia: Egidio e Jessica, un altro giorno d’ansia
GORIZIA. Più passano le ore, più aumenta l’apprensione per i due fidanzatini scomparsi sabato pomeriggio da Gorizia. Quella che inizialmente era stata bollata come una probabile fuga d’amore, comincia ad assumere contorni sempre più preoccupanti. Egidio Oliva, 17 anni, e Jessica Porriello Bousemacher, 16, hanno fatto perdere le proprie tracce sabato pomeriggio.
L’ultima volta sono stati visti uscire dalla casa della ragazza con lo zaino in spalla: li hanno notati i vicini. Per quanto si sa, non hanno lasciato messaggi né ci sono indizi su dove potrebbero essere andati a nascondersi. Hanno interrotto i contatti con il mondo e in tasca non possono avere molti soldi. La paura di tutti è che, pur in buona fede, possano cadere nelle mani di persone prive di scrupoli.
Pur nell’assenza di notizie negative, l’incertezza del momento sta logorando le famiglie che aspettano solo di potere riabbracciare i due giovani. Dopo aver lanciato domenica un appello pubblico per cercare di ritrovare il figlio e la ragazza, e dopo averlo ribadito lunedì con un secondo messaggio in cui invitava la coppia ad affrontare assieme a lui qualsiasi tipo di problema ci fosse, ora il padre di Egidio, Angelo Oliva, chiede ai media di allentare la tensione e di far calare da qui il silenzio stampa fino all’epilogo di questa vicenda o fino a quando gli investigatori non riterranno utile riaccendere i riflettori sul caso. Il timore è che il clamore sollevato in questi giorni possa influire negativamente sull’esito delle indagini avviate dai carabinieri.
A lanciare per prima l’allarme e avvisare la famiglia Oliva della scomparsa dei due ragazzi era stata la madre di Jessica, preoccupata dall’assenza prolungata della figlia. Nel chiedere un temporaneo black-out informativo, Angelo Oliva non dimentica di rivolgersi al popolo del web. Dopo la richiesta d’aiuto diffusa anche attraverso i social network, sulle bacheche di Facebook si è letto di tutto, né sono mancati i commenti fuori luogo - e privi di tatto - scritti da alcuni utenti che evidentemente non hanno compreso la serietà della situazione e l’angoscia delle due famiglie.
«Ringrazio la collaborazione di tutti sui vari social network pregando tutti coloro che vogliano postare informazioni o chattare con altri di farlo con intelligenza in quanto i social non devono essere usati per spettegolare ma per scrivere cose che abbiano fondamento di certezze e non di dicerie», si legge nella nota della famiglia Oliva.
Poi un nuovo appello: «Pregherei qualsiasi persona avesse notizie importanti o comunque utili alle indagini, di chiamarmi personalmente prima di scriverle pubblicamente se queste non sono appurate. Facendo il contrario, in un caso delicato come questo, non farebbe altro che allontanare ancora di più mio figlio con la sua ragazza e rendermi l’impossibilità di aiutarli».
Nell’evidenziare il desiderio di poterli presto riabbracciare entrambi, Angelo Oliva lascia un numero di telefono (349/8221152) e aggiunge determinato: «Non saranno le chiacchiere a farmi allontanare da mio figlio. Sono disposto a cercarli in capo al mondo e giuro che li troverò».
A differenza di molti loro coetanei, Egidio e Jessica raccontano molto poco della propria vita sui social. Alla rete preferiscono la realtà. Per entrambi l’ultimo post su Facebook risale a maggio: è l’aggiornamento della loro immagine di copertina. Entrambi hanno pubblicato la medesima foto. Prima, poco altro: a balzare all’occhio è però la data di San Valentino nella quale i due hanno ufficializzato al mondo il loro fidanzamento.
Da allora la coppia si è allontanata dagli amici, tanto che, come ha ribadito ieri il padre di Egidio, risulta difficile trovare e contattare i compagni e le compagne della ragazza per avere informazioni su eventuali conoscenze sconosciute alle famiglie. Mentre Egidio vuole andare a lavorare, Jessica va ancora a scuola. Quest’anno ha frequentato la seconda liceo linguistico allo Slataper. E ieri un appello alla ragazza è arrivato anche dall’istituto di via Diaz, dove gli insegnanti sono preoccupati per il futuro, anche scolastico, di Jessica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo