Gorizia, ecco l’altro centro storico
Sarebbe dovuto diventare il primo campus universitario della città. Nel Piano strategico “Gorizia 2010” partorito ai tempi della giunta Brancati si snocciolavano cifre da capogiro per una struttura che sarebbe stata realizzata dall’Ateneo di Udine. Doveva essere, dicevamo.
Perché in quell’area (parliamo del compendio dove è stata rasa al suolo l’ex Locchi) regna oggi il degrado. Il campus universitario, com’è noto, non è stato più realizzato e si era parlato addirittura di sfruttare quello spiazzo per realizzare un... parcheggio. Ma anche su questo possibile sviluppo progettuale regna il silenzio. Una parte, quella immediatamente prospicente alla Stella Matutina, è stata disboscata e ha rivelato uno scenario di abbandono: la struttura è in condizioni pessime, il colpo d’occhio regala infinita tristezza e ci sono parecchie immondizie. Inoltre, sino a poco tempo fa, nelle vicinanze del macchinario che eroga i ticket per i parcheggi a pagamento c’erano altri rifiuti.
Scaricatori
abusivi
Sì, gli scaricatori «abusivi» di rifiuti sono tornati. Ammesso che se ne siano mai andati.
A più riprese compaiono rifiuti ingombranti (dalle reti di vecchi letti a poltrone, se non addirittura divani) in via Locchi, sul lato del parcheggio. Sempre lungo la medesima via ma vicino all’incrocio con Corso Italia è capitato più volte che immondizie raccolte sul marciapiedi costringessero i pedoni addirittura a zigzagare. Nei giorni scorsi, è stata vista una scolaresca (con maestre al seguito) deviare il suo tragitto lungo la strada: troppo invadenti quei sacchi di spazzatura, quelle scatole di cartone, quei rifiuti abbandonati là, sul marciapiedi. Senza dimenticare l’odore che rendeva l’aria irrespirabile nelle vicinanze. Sempre lungo via Locchi facevano pessima mostra di sè scatole tutte impilate di frutta e verdura: d’accordo, non emettevano alcun odore ma vederle sopra un’aiuola non regalava certo un bel colpo d’occhio. C’erano poi sacchi delle immondizie che sbucavano in mezzo agli stalli dei parcheggi. È questa la città che non ci piace.
Superlavoro
di Ambiente Newco
E non si può dare la colpa agli operatori di Ambiente Newco o della Sangalli che fanno quello che possono. Semmai, è da condannare la pessima abitudine di chi - in barba alle giornate in cui dovrebbero essere esposti i rifiuti per la raccolta - sistemano le immondizie dove capita e quando capita con il risultato che vari angoli della città si trasformano in piccole discariche a cielo aperto. Resta il problema (mai risolto) di via Brass, sede preferita degli scaricatori abusivi. Nemmeno i cartelli riescono a fungere più da «deterrente»: gli scaricatori abusivi si fermano lì e, complici le tenebre, scaricano di tutto. A segnalare l’ennesima dimostrazione di malcostume sono, periodicamente, i residenti della zona. E non è la prima volta che viene segnalata la presenza di questa o quella discarica: il sistema di raccolta e smaltimento rifiuti è andato ormai a regime ma continuano ad esserci ancora persone che ignorano le regole e abbandonano le immondizie un po’ dove capita, non comprendendo che - così facendo - aumentano ulteriormente le bollette. Sembra quasi che ci sia una pervicace volontà ad imitare... Tafazzi, celebre personaggio creato da Aldo, Giovanni e Giacomo.
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