Gorizia: curia, guerra al gioco d’azzardo. Bruciati 144 milioni in un anno
GORIZIA Nell’ultimo anno i goriziani hanno “bruciato” nel gioco d’azzardo, soltanto sul suolo italiano, quasi 144 milioni di euro: una cifra che ricorda da vicino quanto è stato investito per trasformare il vecchio raccordo Gorizia-Villesse nella moderna autostrada A34.
Questo a confermare che si tratta del settore più florido (e in attivo) della malferma economia provinciale. Rispetto all’anno prima, la cifra investita è aumentata del 20%. In tempi di crisi e di vacche magre, sono tanti i goriziani (o meglio gli isontini visto che il dato è provinciale) che tentano la fortuna. Peraltro, la somma non tiene conto delle giocate oltreconfine: si sa, alle porte di “casa”, c’è una piccola Las Vegas, a Nova Gorica.
L’azione delle Acli I fattori che hanno favorito una crescita così forte sono principalmente due. Il primo è l’innovazione tecnologica che ha permesso la creazione di nuovi prodotti (si pensi ad esempio alle lotterie istantanee) e l’aumento delle possibilità di giocare, inteso come numero di occasioni, da parte dei consumatori. Il secondo fattore concerne gli interventi legislativi che hanno interessato il settore. Forse è stato proprio il legislatore stesso, volontariamente o involontariamente, il primo fautore dell’exploit del gioco d’azzardo in Italia attraverso gli interventi diretti a liberalizzare il gioco pubblico d’azzardo.
«Il dramma è che il gioco è diventato normale: le macchinette, presto, le ritroveremo anche al... supermercato. Ci sono nonni che acquistano per il nipotino il biglietto del gratta&vinci: una volta si regalavano l'ovetto con la sorpresa, le figurine, riviste per bambini. Le Acli continueranno a lavorare con serate informative», sottolinea la presidente provinciale delle Acli Silvia Paoletti.
Le iniziative della Caritas Consultando il sito web dell’Arcidiocesi, si scopre che la Caritas diocesana di Udine, a nome di tutte le quattro Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia (compresa Gorizia), ha svolto un’ampia indagine sul fenomeno del gioco di azzardo: una delle cause di impoverimento economico, morale e relazionale di tante persone. Quindi, c’è un’attenzione particolare della chiesa al fenomeno: dall’analisi dei dati quantitativi forniti da Aams Fvg rispetto alle tipologie di gioco d’azzardo presenti in regione, si evince che la raccolta effettiva tra novembre 2011 e ottobre 2012 in Fvg è stata di complessivi 1.482 milioni di euro, dei quali il 64% sono stati spesi in macchinette.
A ottobre 2013 le macchinette presenti in regione risultavano essere 8.965 (escluse le videolotteries), dislocate in 2.665 locali diversi (sale dedicate, bar, tabacchini ecc.). I Comuni slot free in Fvg erano solo 16 su 218 (pari al 7,3%). La ricerca è stata realizzata attraverso l’osservazione di alcuni luoghi di gioco che contengono slot machines (sale dedicate e bar) nel territorio della provincia di Udine.
Si è deciso di svolgere la ricerca nei bar con un numero di macchinette uguale o superiore a 6, con l’obiettivo di svolgere l'osservazione in luoghi dove comunque la presenza del gioco d'azzardo è forte. Primi elementi di analisi: nella maggior parte dei casi le macchinette vengono accorpate in una zona dedicata, più o meno separata dal resto del locale (stanze dedicate, muro di separazione, estremità del locale); molti dei bar offrono altre possibilità di gioco d'azzardo (ricevitorie, gratta e vinci ecc.).
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